Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

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In Norvegia gli artisti percepiscono stipendio dallo Stato: i creativi italiani invece emigrano

2019-10-03 13:23:04

Nonostante l’Italia detenga i due terzi del patrimonio artistico mondiale, sempre più spesso i creativi di casa nostra sono costretti a emigrare. In Italia, infatti, non esistono stipendi per gli artisti a livello statale, a differenza della Norvegia.

Nel nostro Paese chi vuole “campare” con il suo lavoro creativo si sente spesso dire: “Vai a lavorare!”.


Il sistema di supporto e finanziamento alle attività artistiche e culturali che esiste in Norvegia è invidiabile. Ci sono laboratori e atelier che vengono messi a disposizione degli artisti, si punta molto sull’aggregazione e la condivisione, se hai un progetto valido ci sono concrete possibilità di ottenere fondi. 


Non solo per le arti visive, ma anche per quelle performative come danza, teatro, musica e cinema. Ed è logico, poiché ci sono forme di espressione artistica che non hanno la possibilità di incontrare oggi i favori del grande pubblico e senza finanziamenti sparirebbero, quando magari tra trent’anni potrebbero essere riconosciute ed apprezzate. Senza dimenticare, nel campo dell’istruzione, che in Norvegia puoi chiedere un prestito statale a fini di studio, che viene solitamente concesso, se si vuole, fino alla seconda laurea.


Un altro mondo rispetto all’Italia, dove l’artista, a meno che non sia già inserito in un contesto commerciale – molto spesso basato su amicizie o parentele – non ha possibilità di sicurezze  economiche. In Italia mancano prima di tutto alcuni fattori di legalità e meritocrazia. E vi sembra poco?