I soldi fanno la felicità: la cifra giusta sarebbe 80 mila euro all’anno

Attenzione alla “Sindrome da Fatica da Benessere”

 

Secondo i ricercatori della Purdue University, il denaro è importante per soddisfare le nostre aspettative nella vita quotidiana ma, dopo aver appagato tali bisogni, si può cadere nel desiderio di ingaggiare una competizione sociale basata sul reddito, con conseguente stress che metterebbe a rischio il benessere conquistato. Molte persone dal reddito alto restano vittime della cosiddetta “sindrome da fatica da benessere”. Il crescente individualismo e la competitività sociale possono, infatti, scatenare una continua gara al rialzo. Più si guadagna, più si vorrebbe incrementare ulteriormente la propria ricchezza. E ciò rende la vita faticosa e stressante, anziché garantire serenità e benessere. Molti entrano in conflitto con il proprio benessere, trasformandolo da privilegio in tormento.

Per la felicità basta molto meno

La felicità corrisponde alla percezione soggettiva di benessere, ovvero a quanto ci avviciniamo a quello che per noi è il senso della vita. Per qualcuno questo coinciderà con il guadagno, per altri con gli affetti, per altri ancora con la realizzazione lavorativa e professionale. Il benessere non è un risultato finale, ma un processo, un percorso di realizzazione della propria natura. E, nel momento in cui i bisogni primari sono garantiti- e possono esserlo con molto meno di 80 mila euro a persona- il resto è tutto nelle nostre mani, nelle nostre scelte, nella capacità di ognuno di reagire alle difficoltà e di conquistare ciò che dobbiamo ancora raggiungere.