Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

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I Borghi dei Monti Dauni fra Storia e Cultura

2020-12-11 14:47:44

La Puglia è un regione molto interessante per chi desidera scoprire tracce di antichi popoli che in questo territorio hanno lasciato testimonianze della loro permanenza.

Sui Monti Dauni, in provincia di Foggia, è possibile seguire un itinerario ideale che di borgo in borgo e di agro in agro ci porti a scoprire le tracce della presenza di un antico popolo, quello dei Dauni, e poi la presenza di Roma e i segni lasciati da Bizantini, Normanni, Svevi, Templari, Crociati, Angioini e Aragonesi. In questo territorio hanno vissuto pastori e briganti.


Un percorso storico-culturale sui Monti Dauni non può che iniziare dai siti archeologici, dai musei e gli antiquarium, piccole collezioni di reperti e testimonianze del passato che quasi ogni borgo ha, e proseguire con i castelli e le torri, le cattedrali e i santuari.


Alcuni borghi hanno vissuto epoche di grande splendore, grazie al fatto di sorgere intorno a castelli e o di essere sedi vescovili, e ospitano musei e siti archeologici importanti. Per visitarli, nella maggior parte dei casi, bisogna prendere un appuntamento tramite le sedi Pro Loco o altri riferimenti che trovate in Rete. Ma oltre ai siti e ai musei, tutto il territorio dei Monti è un vero e proprio “Museo a cielo aperto”, con i ponti romani posti lungo le antiche vie di comunicazione, i ruderi di borghi ormai scomparsi che sembrano scultura all’aperto immerse in un paesaggio naturalistico integro.


Un po’ di Storia


Strategica, vicina ai valichi e passaggi e lontana dalle paludi del Tavoliere, l’area dei Monti Dauni ha avuto un ruolo importante già dal Neolitico e poi, dal II millennio a.C. quando sulle zone naturalmente difese del territorio cominciarono a delinearsi le prime fortificazioni: una connotazione che li ha accompagnati nei secoli, seppure con alterne vicende.


Terra di conquista come tutto il Meridione d’Italia, i Monti Dauni hanno visto avvicendarsi diverse dominazioni. In primis, i Greci, e poi un altro popolo straniero, gli Iapigi, originari dell’Illiria, corrispondente all’attuale Albania.


Mescolandosi alle popolazioni locali, diedero vita ad una fiorente civiltà, quella dei Dauni. Si trattava di un popolo guerriero, molto civilizzato, eppure ingegnosamente poco raccontato nei libri di storia, dedito alla pastorizia e all’agricoltura, all’artigianato del ferro e della ceramica, e con uno spiccato culto dei morti.


I Dauni rimasero indipendenti sia dal punto di vista culturale che politico fino all’epoca romana, quando decisero di stringere alleanza con Roma.


Con i Romani le comunità locali conobbero un buon sviluppo, anche se furono coinvolte nello scontro prima con gli Epiri, poi in quello contro i Cartaginesi. In quest’epoca furono costruite ville, ponti e acquedotti di cui oggi si possono vedere resti interessanti in alcune zone.


In epoca medievale cominciò un percorso di metamorfosi del paesaggio e dell’architettura urbana dei Monti Dauni. I Bizantini costruirono nuove città fortificate, della maggior parte delle quali restano solo alcune tracce.


Con i Normanni, invece, l’economia agricola ebbe un grande sviluppo, insieme alla pastorizia e al commercio, approfittando della rete viaria di epoca romana. Gli Svevi, soprattutto con l’imperatore Federico II, avviarono il recupero e l’ampliamento dei Castelli Normanni, che diventarono dimore aristocratiche, oltre che luoghi difensivi.


Ancora oggi è forte l’influenza di quel passato, in particolare nelle “isole linguistiche” di Faeto e Celle San Vito. Con Alfonso d’Aragona, invece, ebbero un particolare impulso le attività legate alla transumanza che per circa quattro secoli è stata al centro dell’economia di questa terra.


Le greggi attraversavano in autunno l’anfiteatro naturale dei Monti seguendo tre dei più importanti Tratturi d’Italia.


In epoca moderna, i Monti Dauni hanno risentito della lotta tra Spagna e Francia per il dominio del regno. Con la Restaurazione e il ritorno dei Borboni i Monti sono diventati un territorio per eccellenza di brigantaggio. Famoso il vallo di Bovino, rifugio perfetto delle bande di briganti. 

Oggi i borghi dei Monti Dauni sono diventati luoghi di turismo molto frequentati e apprezzati, anche per le strutture ricettive e alberghiere che offrono servizi variegati per tutte le esigenze.

Cristiana Lenoci per www.lamia-puglia.com