Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

I beni confiscati alla mafia: appartengono alla collettività, ad ognuno di noi

2019-10-26 15:29:59

Nel 2011, con il D.Lgs. 159 istitutivo del Codice Antimafia, è stato stabilito che i beni confiscati alla criminalità organizzata siano trasferiti al patrimonio del Comune in cui sono situati, oppure a quello della Provincia o della Regione di appartenenza. In Italia esiste un elenco di questi beni.

da Nord a Sud dell’Italia immobili, terreni, attività commerciali di proprietà di mafiosi e criminali vengono restituiti alla collettività.

In Puglia, ad esempio, ci sono tanti beni confiscati alla mafia che sono diventati fabbriche, imprese agricole, attività commerciali o di ristorazione.


Il laboratorio di legalità “F. Marcone” sorge a Cerignola, in provincia di Foggia. Tra qualche tempo, in quel capannone di cemento armato sequestrato alla mafia nel 2010 sorgerà un opificio e fabbrica di trasformazione del pomodoro coltivato in modo etico e “solidale”. La cooperativa sociale “Pietra di Scarto” che gestisce il terreno annesso è pronta a fare un salto di qualità e a diventare vera e propria impresa.


Domani, in quel posto restituito alla collettività e di fatto appartenente a tutti, verranno piantati 30 nuovi alberi. Un gesto concreto che dimostra l’amore per la Terra e la condivisione di valori come la salvaguardia dell’ambiente.

Noi tutti, in qualsiasi posto viviamo, abbiamo un dovere: fare vivere questi posti, restituire a tali luoghi energia positiva ed entusiasmo. 


La mafia qui ha perso, come appunto dice la scritta che campeggia sulla parte esterna del capannone, ma serve altrettanto coraggio per proseguire nella direzione del bene e della legalità.

3