Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

Hans Asperger: biografia, storia e pensiero

2021-09-25 14:13:55

Nato a Vienna il 18 Febbraio 1906, il pediatra e studioso austriaco Hans Asperger era un bambino schivo, piuttosto timido e precoce nel linguaggio. Laureatosi a Vienna in Medicina nel 1931, a partire dal 1932 ha diretto “Sezione di Educazione Terapeutica” presso l’ospedale pediatrico annesso alla Facoltà. 

Proprio qui ha incontrato i bambini che, da lui esaminati, gli hanno fatto scoprire la “sindrome di Asperger” che appunto oggi porta il suo nome. 

Già nel 1938 Asperger ha cominciato a far circolare le sue osservazioni sull’autismo, ma è la tesi di dottorato (pubblicata nel 1944) il suo contributo più  importante dal punto di vista scientifico. Asperger si sposò nel 1935 ed ebbe cinque figli. Durante la seconda guerra mondiale partì come medico militare in Croazia.

Nella tesi del dottorato il medico parlava di “psicopatia autistica”, descrivendo in maniera dettagliata i comportamenti tipici riscontrati nelle persone affette da autismo.

Asperger aveva colto nel segno: i soggetti autistici non hanno “empatia cognitiva” (ossia non hanno la capacità di calarsi nei panni altrui per capire i loro ragionamenti) ma quella “affettiva” (intesa come capacità di compenetrarsi nello stato d’animo altrui) è invece piuttosto sviluppata.

Nei suoi studi il dottore austriaco aveva messo in evidenza che, spesso, i ragazzi autistici mostrano aspetti geniali in alcune materie o argomenti di loro interesse. Ed infatti, all’interno dell’ospedale pediatrico in cui svolgeva la sua attività, fece in modo che ciascun insegnante stimolasse i piccoli pazienti ad esprimere se stessi al meglio delle proprie possibilità, sviluppando la c.d. “intelligenza autistica”.

Proprio la tesi di dottorato procurò fama e popolarità al dottor Asperger, che riuscì ad ottenere una cattedra presso l’Università di Vienna, alla Facoltà di Pediatria. Dopo circa venti anni, il medico si trasferì ad Innsbruck, dove oltre ad insegnare all’Università, diresse l’SOS-Kinderdorf di Hinterbrühl (questa organizzazione si trova anche in Italia).

Proprio mentre Asperger cercava di diffondere i suoi studi sull’autismo, Vienna subiva l’occupazione da parte dei nazisti, che introdussero anche in Austria un programma di eutanasia delle persone affette da disabilità.

Pare che la Gestapo per due volte abbia provato ad arrestare il dottor Asperger, ma senza riuscirci. In alcuni brani diffusi dal medico austriaco il programma nazista di eutanasia è stato smantellato in ogni dettaglio ideologico.

Tre anni dopo la pensione, il 21 Ottobre 1980 Hans Asperger morì. Qualche tempo dopo la morte, il mondo accademico e non solo cominciò ad accorgersi di quello che Asperger aveva intuito e studiato. Nel 1981 Lorna Whing, psichiatra britannica, pubblicò un articolo intitolato “La sindrome di Asperger: una descrizione clinica” riportando gli studi effettuati da Asperger.

Dieci anni dopo la psichiatra tedesca Uta Frith si occupò della traduzione della traduzione della tesi del dottorato di Asperger in lingua inglese. Nel 1992 la sindrome di Asperger è stata inclusa tra i disturbi psichici catalogati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Nel 2013 il DSM-5 (nuovo manuale americano) ricomprese la Sindrome di Asperger tra i c.d. “Disturbi dello Spettro Autistico”.

Alcuni studiosi hanno dimostrato, attraverso documentazioni storiche, che il medico austriaco ha appoggiato il progetto di sterminio nazista, accompagnando diversi bambini considerati “geneticamente inferiori” alla clinica Am Spiegelgrund di Vienna. Questo era un vero e proprio centro di “eutanasia infantile”. I decessi di questi bambini (circa 800) sono stati tutti registrati come conseguenze letali della polmonite.

Quando, anni dopo la morte del medico, fu coniato il termine “sindrome di Asperger”, nessuno era ancora a conoscenza del fatto che Hans Asperger aveva di fatto collaborato allo sterminio nazista. 

Cristiana Lenoci per Biografieonline.it


112