Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

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Halloween: ecco perché piace tanto ai bambini (e agli adulti)

2021-10-20 12:56:52

Come sempre, con l’approssimarsi del 31 Ottobre, ritornano le polemiche sulla festa di Halloween. Per molti si tratta di una ricorrenza da boicottare in quanto importata e non originaria del nostro Paese. 

Per altri, invece, una festa in cui ci si traveste da streghe e altre creature “oscure” andrebbe contro i principi della religione cattolica. 

Prima di tutto, va detto che la tradizione di fare festa il 31 Ottobre non nasce negli Usa (come molti ritengono erroneamente), ma in Irlanda, e risale addirittura all’epoca dei Celti. Halloween, che nella più convincente traduzione sta per “notte degli spiriti sacri”, coincide infatti con quello che era il loro “Capodanno”, detto “Samhain”, che segnava l’inizio dell’inverno e la morte temporanea della vegetazione.

La convinzione era che, per l’intera notte, gli spiriti dei defunti, custodi dei semi che dormivano nella terra in attesa della primavera, vagassero tra i vivi, beffando fino all’alba le leggi della natura. Le zucche illuminate originariamente erano rape, e venivano poste davanti alle case per consentire a chi era passato ad altra vita di riconoscere dove aveva trascorso l’esistenza.

Per quanto riguarda la tradizione del “trick or treat” (“dolcetto o scherzetto”) una delle tante leggende, la più antica, vuole che la notte del 31 Ottobre le fatine, creature non proprio perbene, si divertissero a fare dispetti a meno di non essere rabbonite con qualche golosità.

Oggi la festa di Halloween è forse la preferita dei bambini americani, e a poco a poco lo sta diventando anche dei nostri: gli psicologi dell’età evolutiva hanno spiegato che mostri, scheletri, zombie, streghe, nonché i più svariati aracnidi neri e pelosi rappresentano le loro paure più profonde, ancestrali. Simboleggiano, cioè, quanto più o meno consapevolmente temono di più: degli sconosciuti, per esempio, che potrebbero all’improvviso sostituirsi alla mamma e al papà, la perdita di un nonno molto amato, il buio.

Mascherarsi, assumendo le sembianze di quanto suscita terrore o anche solo timore, da un lato regala brividi di emozione (elettrizzanti, anche nell’infanzia), dall’altro, rende i “cattivi” innocui, domabili, buffe ombre con cui poter giocare e di cui anche ridere.

Anche gli adulti, infatti, trovano divertente travestirsi in occasione del 31 Ottobre, e spezzare la routine indossando maschere terrificanti. Esorcizzare la paura e le incertezze del futuro è il miglior modo per tenerle lontane il più possibile.

Voi cosa ne pensate?