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Dietro un grande Uomo… boicottiamo Sanremo e il sessismo dilagante
Nelle scorse settimane ha fatto discutere la frase di Amadeus, conduttore del Festival di Sanremo, che comincerà stasera su Rai Uno. L’affermazione incriminata era rivolta a Francesca Navello, che lo affiancherà nella conduzione della kermesse canora.
Il conduttore aveva sottolineato la sua “capacità di stare accanto ad un grande uomo pur rimanendo un passo indietro”. L’uomo in questione, compagno della Navello, è il motociclista Valentino Rossi.
Ma come può essere considerato un merito quello di sapere stare indietro rispetto al proprio partner?
La vicenda mi ha fatto venire in mente un aneddoto che riguarda Madame Curie, insignita con il marito del Premio Nobel per la Fisica. Ad un giornalista che le chiedeva cosa significasse vivere accanto ad un genio, rispose: “Non ho idea, lo chieda a mio marito”. Sono trascorsi 100 anni da allora, ma siamo fermi allo stesso punto.
E’ vero, Amadeus ha poi chiesto scusa, ed è gentile notare che l’abbia fatto. Tuttavia, è stato abbastanza chiaro che si è trattato più che altro di un gesto formale, perché è probabile che gli fosse sfuggita la ragione per cui le sue parole avevano suscitato tanta indignazione.
A riprova di ciò, nella sua pagina social il conduttore ha voluto riproporre una frase di Massimo Troisi: “Sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci”.
Ma- a voler essere precisi- il principio della buona ed efficace comunicazione è la capacità di far capire il messaggio che si vuole trasmettere. Di conseguenza, l’eventuale fallimento è a carico del comunicatore.
Personalmente non guardo ormai Sanremo dalla “notte dei tempi”, figuriamoci se mi permetto di farlo quest’anno.
#iononguardoilfestivaldisanremo
E voi, #Camers?