Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

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Dalla Campania alla Puglia: l’antica credenza della fata della casa

2020-09-14 16:17:49

Se siete napoletani o campani in genere oppure originari di qualche paese della Puglia avrete senz’altro sentito parlare della “fata della casa”, lo spirito benigno che secondo la tradizione veglia sulle abitazioni con l’intento preciso di allontanare gli spiriti maligni.

I racconti delle nostre nonne erano costellati di spiriti di varia natura, soprattutto folletti (come lo “scazzamurridd”), spettri e demoni dispettosi.


Proprio la “fata della casa” (che a Napoli prende il nome di “Bella ‘Mbriana”) è considerata l’antagonista dello scazzamurrid (o munaciello napoletano), lo spiritello che fa i dispetti e sveglia i malcapitati durante la notte.


La fata della casa anticamente veniva invocata dagli abitanti di una casa per intervenire favorevolmente in caso di situazioni difficili, come la malattia di un familiare, perdite economiche, ecc.


A Napoli, ad esempio, era consuetudine apparecchiare la tavola destinando un posto in più proprio alla Bella ‘Mbriana, in modo che potesse partecipare al menage familiare e ingraziarsi i suoi favori. Pur trattandosi di uno spirito benevolo, è sempre preferibile evitare non farla adirare oppure, peggio, recarle un’offesa. La sua vendetta potrebbe avere conseguenze assai spiacevoli per la famiglia in questione.


Per non inimicarsi la fata della casa bisogna occuparsi quotidianamente della pulizia e ordine dello spazio in cui si abita. Il trasloco, ad esempio, è un momento assai delicato di cui non bisogna parlare in casa, altrimenti la fata della casa può reagire ostacolando in ogni modo il trasferimento.


C’è chi, a Napoli come in Puglia, dice di aver visto la fata della casa aggirarsi tra le mura domestiche: secondo la tradizione, però, questo spirito preferisce apparire durante la “controra”, che in Puglia si identifica nel primo pomeriggio.

Pare che la fata della casa, se viene avvistata, scompare trasformandosi in un geco. 


Per questo, in alcuni paesi del Sud Italia il geco viene considerato un animale portafortuna che quindi non va cacciato assolutamente, ma tenuto all’interno della casa (anche perché del tutto innocuo).


La fata della casa non va confusa invece con la Malombra, uno spirito che invece rientra tra quelli demoniaci e quindi malvagi.