Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

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Covid e Sindemia: le conseguenze della pandemia sulla psiche

2021-03-18 16:41:07

Quella scatenata dal Covid-19 non è una “semplice” pandemia, ma si può considerare una Sindemia. Di cosa si tratta?

Il termine indica un insieme di problemi (sociali, economici, ambientali e di salute) provocati dall’azione contemporanea di due o più malattie, con pesanti ripercussioni sulla società. Deriva dall’inglese “sindemic” (sinergy, sinergia, ed epidemic, epidemia).


A ben guardare, infatti, la situazione d’emergenza attuale non è solo legata all’infezione in sé. Il timore del contagio, ma anche l’incertezza economica e i cambiamenti nelle relazioni interpersonali, hanno ripercussioni negative sulla psiche, soprattutto quando si sommano tra loro.

Essendo strettamente collegati, infatti, ciascuno alimenta gli altri. In Italia, secondo le stime della Sinpf (Società italiana di neuropsicofarmacologia)  si contano un milione di nuovi casi di disagio mentale. Non sempre a provocarlo è la malattia in sé o la paura di contrarre l’infezione.

A volte, a scatenarlo, possono essere le preoccupazioni in ambito professionale, altre la difficoltà a superare il lutto per la perdita di una persona cara deceduta a causa del Covid, altre volte ancora problemi ad adattarsi alla nuova routine a cui si è obbligati per via delle restrizioni ed imposizioni previste dal Governo.


Nelle persone che guariscono dal Coronavirus spesso si manifestano disturbi psichiatrici. Chi contrae il virus rischia di sviluppare soprattutto ansia e insonnia, ma alcune volte i problemi sono più seri.


La crisi economica conseguente alla pandemia sta avendo ripercussioni su ampie fasce della popolazione, soprattutto quelle più deboli (tra cui le donne, spesso svantaggiate sul lavoro e che, nella maggior parte dei casi, devono farsi carico di tutte le incombenze familiari).

Nemmeno ragazzi e anziani sono “immuni” alle conseguenze del virus. Per via delle restrizioni, i giovani stanno patendo soprattutto la lontananza fisica con i loro coetanei, mentre molte persone più in là con gli anni vivono con l’ansia di essere contagiati.


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