Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

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Cous Cous Fest, dal 17 al 26 Settembre in Sicilia

2021-09-17 13:48:03

il piatto tipico originario dell'Africa è candidato come Patrimonio Unesco.

Dopo lo stop forzato dovuto all’emergenza sanitaria per il Covid, tornano il Cous Cous Fest e il Campionato Italiano di Cous Cous Conad. Le due iniziative si inseriscono nell’ambito del Festival dell’integrazione culturale, organizzato dal Comune di San Vito Lo Capo (Trapani) e dall’agenzia di comunicazione Feedback.


Questo è senz’altro uno dei maggiori eventi italiani del settore. L’edizione 2021 è finalizzata al riconoscimento del Cous Cous quale Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, annunciato lo scorso dicembre. La candidatura all’Organizzazione delle Nazioni Unite è stata avanzata congiuntamente da 4 Paesi africani: Marocco, Algeria, Tunisia e Mauritania.


Il documento di candidatura si basa sull’assunto che: “donne e uomini, giovani e anziani, si identificano in questo piatto, considerato il simbolo del vivere insieme”.


L’evento si terrà in sicurezza, ma numerosi sono gli appuntamenti e gli spettacoli previsti (come il teatro popolare e la danza etnica).


Grazie a questa manifestazione, che si rinnova annualmente, il cous cous si è affermato sempre più come il simbolo di multiculturalità e integrazione.


Il Cous Cous: notizie e curiosità


Forse non tutti sanno che il cous cous è un alimento tipico non solo della cucina nord-africana, ma anche di alcune zone d’Italia (in primis Sicilia, e poi anche Sardegna). Il cous cous è un piatto che vanta una tradizione millenaria: è originario dell’Africa, poi è approdato in Europa (Italia, Francia, Spagna), grazie ai mercanti che viaggiavano per mare.


La Sicilia è uno dei luoghi in cui tale alimento fu adottato per primo. Nel Seicento il cous cous arrivò con gli Arabi a Trapani e dintorni. Qui, in particolare, è molto apprezzato con il brodo di pesce, accompagnato con zuppa di pesce e crostacei.


In Sardegna, invece, lo troviamo soprattutto a Carloforte, nell’isola di San Pietro, dove arrivò grazie ai tabarkini, discendenti di coloni liguri provenienti dall’isola di Tabarka e successivamente approdati sull’isola.


Il cous cous, oltre ad essere un piatto che racchiude in sé tradizione e cultura, è anche sostenibile, in quanto per realizzarlo serve una modesta quantità di acqua. 

Cristiana Lenoci per Culturabiografieonline.it


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