Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

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Come aprire un bed & breakfast

2018-12-21 08:17:55

Sempre più persone decidono di accogliere ospiti in casa propria, offrendo alloggio e colazione a prezzi competitivi diversificando i servizi a seconda delle preferenze dei viaggiatori. Il bed & breakfast è una soluzione di alloggio ormai molto diffusa in tutta Italia. Scopriamo insieme quali sono i requisiti per aprire un’attività di questo genere. Il primo requisito per aprire un B&B è che l’immobile da utilizzare a tale scopo sia in possesso dell’agibilità a titolo di “civile abitazione residenziale”: la destinazione d’uso è quella residenziale abitativa, che al Catasto è indicata con la lettera “A”.E’ richiesto l’obbligo di residenza del gestore (fatta eccezione per le regioni Abruzzo, Toscana e Piemonte). E’ possibile un dipendente, ma soltanto in possesso di partita Iva. La colazione è sempre inclusa, ma deve essere a base di alimenti confezionati.Le camere devono avere una superficie minima di 8 mq per una persona, 20 mq per due e di 24 mq per tre. L’arredamento deve rispettare la legge (ad esempio i bagni devono essere completi di sanitari).

La scelta del tipo di B&B da aprire

La tipologia di impresa da aprire va scelta in base alla disponibilità dell’unità abitativa, alla normativa vigente in materia nella Regione di appartenenza e anche, perché no, in base ai propri desideri. Dopo aver concluso che il B&B è la scelta più idonea alla propria situazione, si procede con i passi successivi, ossia la verifica di idoneità tecnico-urbanistica dell’immobile e il corretto inquadramento giuridico-fiscale dell’attività stessa. Meglio affidare le incombenze burocratiche ad un professionista geometra oppure architetto che si occupi dell’apertura dell’attività ricettiva tramite Scia (Segnalazione certificata di inizio attività).

Una volta effettuata la Segnalazione certificata di inizio attività, ci sono diversi adempimenti da assolvere. Ecco quali sono.

Haccp: è la procedura di autocontrollo igienico-sanitario, una sorta di diario su cui si annotano quotidianamente le pulizie effettuate nei vari locali del B&B;

Registro di autocontrollo legionellosi: è obbligatorio per tutte le strutture ricettive in possesso di partita Iva;

Corsi e procedure antincendio: sono obbligatori per tutte le strutture con meno di 25 posti letto;

Tassa asporto rifiuti: è obbligatorio per tutte le strutture ricettive;

Hot Spot Wi-fi Internet per gli ospiti: è tra i servizi più richiesti dalla clientela, ed è obbligatorio per tutte le strutture ricettive;

Canoni Rai, Imaie, Siae: è obbligatorio per tutte le strutture ricettive;

Sicurezza nei luoghi di lavoro: i corsi sono obbligatori per chi almeno un dipendente.

Per i B&B si può scegliere tra gestione con Iva e senza partita Iva. L’Agenzia delle Entrate definisce con determinati parametri quando aprire o meno la partita Iva, che è conveniente per fatturati fra i 10 e i 50 mila euro rispetto alla gestione senza, grazie al regime forfettario “dei minimi”, con aliquota 6% contro il 27% di Irpef.

Oltre alla Scia va allegata un’assicurazione Rc, cioè un’assicurazione di responsabilità civile nei confronti di terzi. L’albergatore è infatti responsabile per ogni danno a cose o persone presenti (clienti e personale di servizio) nella struttura. Per essere sicuri di partire con il piede giusto è consigliabile redigere un business plan per valutare la potenzialità economica dell’attività. Permette di valutare i costi di gestione e i ricavi, evitando errori di stima economica o avvalorando le stime.

Per eventuali approfondimenti sull’argomento consultare il sito www.aibba.it