Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

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Colomba pasquale: ha origini milanesi, ma la terza migliore in Italia è pugliese

2019-04-16 14:51:24

La Pasqua è alle porte e come ogni festività, porta con sé un grande carico di dolci prelibati. Oggi parleremo di un dolce tipicamente milanese, la colomba pasquale, ma non senza un immancabile riferimento alla nostra regione, la Puglia.

Il primato pugliese

Un dolce così delizioso e complicato, nonostante le sue origini milanesi, ha un merito tutto pugliese: infatti, la colomba pasquale del pasticcere foggiano Andrea Barile è la terza migliore in Italia. Il riconoscimento aggiudicato dalla giuria del Contest Dolce Pasqua 2019 premia ancora una volta la pasticceria e bar Terzo Millennio di Foggia. Barile, nei mesi scorsi, si era già aggiudicato il quinto posto nella kermesse sul miglior panettone tradizionale. Ancora una volta, la Puglia contagia con le sue eccellenze! 


LE ORIGINI


Le origini della colomba, risalgono all’Alto Medioevo, e sono legate a diversi episodi Una prima versione dei fatti, è ambientata a Pavia: pare che quando Alboino, re dei Longobardi, invase l’Italia Bizantina nel 572, dopo aver tenuto sotto assedio la città di Pavia per tre anni, una volta valicatene le mura, ricevette in omaggio dai pavesi dei dolci a forma di colomba. Tale gesto di pace evitò ai pavesi di essere sterminati, attirando le simpatie di Alboino che nominò la città capitale del regno.


Una seconda leggenda è ambientata nella Pavia del 610 e vuole che la regina consorte dei Longobardi, Teodolinda, per accogliere dei pellegrini irlandesi guidati da San Colombano offrì loro un lauto pranzo a base di selvaggina; gli ospiti, nel rispetto della Quaresima, si rifiutarono di consumare la carne loro offerta, arrecando una grande offesa ai due regnanti, Teodolinda e Agilulfo. San Colombano, dunque, impose le mani sulla selvaggina servita, trasformandola in bianche colombe di pane.


Un’altra versione dei fatti vuole risale al 1176 e riguarda la Battaglia di Legnano, in cui l’imperatore Federico Barbarossa fu sconfitto dalla Lega Lombarda: secondo la leggenda, due colombi si posarono sulle insegne della Lega Lombarda, per cui per infondere coraggio nei soldati, fu ordinato di cucinare pani a forma di colomba, con uova, farina e lievito.


La storia più recente di cui siamo certi dell’autenticità risale agli anni ’30 del Novecento. Figura principale di tale storia è Dino Villani, pubblicitario della Motta che diede all’azienda il logo a noi noto, che racchiude in esso l’iniziale del fondatore dell’azienda e la “M” di Milano: l’arguzia di Villani sta nell’aver reso un prodotto stagionale, il panettone, producibile per tutto l’anno, ma con forme diverse, ossia la colomba pasquale.


L’impasto usato per la colomba è lo stesso del panettone natalizio: così facendo l’azienda poteva utilizzare la stessa tipologia di impasto, senza dover cambiare i macchinari in dotazione. La mossa si rivelò giusta e nel secondo dopoguerra, anche le altre aziende di panettoni iniziarono a produrre la colomba pasquale.

La colomba si presenta come una mollica areata e soffice ed una glassa mandorlata che completa il tutto alla perfezione: potrebbe risultare difficile poter riprodurre tale dolce, ma con un po’ di impegno e la giusta ricetta, si potrà degustare una ottima colomba fatta in casa.