Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

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Che regione italiana consiglieresti ai turisti che devono venire in Italia?

2020-04-19 13:41:23

Oggi ho trovato per caso questo scritto di un autore di origini pugliesi che vive da tempo al Nord: si chiama Marco De Candia. Devo essere sincera, è riuscito ad emozionarmi con poche e semplici parole. E quando succede, significa che uno scrittore parla al cuore di chi lo legge.

PUGLIA
Buongiorno bambini, siete pronti per fare il tema? Bene ricordate la traccia “Che regione italiana consiglieresti ai turisti che devono venire in Italia? Svolgimento” Tu Nicola lo fai sulla Puglia, la regione dei tuoi genitori?” “Si, signora maestra” “Bravo” “Forza al lavoro”
Svolgimento
Io non vi consiglio di venire in Puglia. E’ una regione sfacciata. Senza neanche sapere chi sei i pugliesi  ti chiedono se vuoi sederti a tavola e mangiare con loro anche se non c’è posto. Poi lo trovano sempre e prima dicono sempre “Favorite?”Poi è una regione che ha troppe spiagge, troppe coste. E’ quella che ne ha di più in Italia. Papà mi dice sempre che manca poco e invece non arriviamo mai. E su queste coste ci sono migliaia di ristoranti dove cucinano sempre carne, pesce, verdure, pasta. Ogni volta ci mettiamo un’ora per scegliere cosa prendere. E poi senza orari. Anche se arrivi dopo mezzanotte che io e mia sorella ci siamo addormentati loro son lì che ti chiedono cosa vuoi mangiare. Io dico sempre la pasta al sugo e l’insalata di polipo con i pezzetti di sedano.
Se si va  lontano dal mare si  rischia di perdersi  nelle campagne dove è tutto uguale. Gli ulivi a perdita d’occhio, i muretti bianchi, la terra. Potresti camminare ore e ti sembrerebbe di stare sempre nello stesso posto con il rischio di confonderti e vedere il tramonto sia ad est che ad ovest. Quasi sempre il sole ci insegue. Litigo sempre con mia sorella per chi deve stare in macchina nel posto all’ombra.Troppo mare, troppo cibo e troppa storia. Troppe cattedrali, tutte bianche. 
Papà mi ha detto che alcune sono costruite da più di mille anni. Postacci dove sono passati arabi, romani, spagnoli a fare le loro città, i loro castelli e le loro battaglie. Se guardo sulla moneta da un centesimo c’è un castello che vengono a visitare da tutto il mondo. Ma c’è troppa confusione, troppa fila anche se mio papà conosce uno che per 30 euro lo fa visitare di notte. Io non ho dormito pensando a tutte le storie che mi ha raccontato la guida.
Ecco per tutte queste cose non consiglierei la Puglia. Perchè tutto ti rimane addosso e negli occhi. Quando mi chiedono se conviene venire in Puglia io dico sempre di no perchè poi si cambia e gli amici non ti riconoscono più. Infatti Andrea a settembre non mi ha riconosciuto.
La cosa che mi preoccupa è che quando torniamo dalla Puglia mio papà la sera si mette sul balcone con i piedi nella bacinella piena d’acqua e la mamma gli prepara le friselle con il pomodoro, il sale e l’olio. A me sembra che pianga ma lui dice che è l’olio della campagna di Zio Tonio che pizzica.