Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

Cristiana Lenoci

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Che cos’è il Cashback?

2020-12-16 14:40:22



Già molto popolare negli Usa e nel Regno Unito, dopo vari rinvii, questo meccanismo è pronto a decollare anche nel nostro Paese, anche se con alcune varianti.

Il termine “Cashback” nasce dall’unione delle parole “cash” (soldi) e “back” (indietro), traducibile in italiano con “soldi indietro” oppure “rimborso”. Oggi però questo termine viene utilizzato per indicare la misura adottata di recente dal Governo per arginare il fenomeno dell’evasione fiscale.


Alcuni definiscono tale meccanismo come la possibilità di “risparmiare spendendo”. La formula è un’accattivante strategia di marketing commerciale che invoglia a spendere di più, in quanto prevede la restituzione di parte del denaro usato per gli acquisti tramite rimborsi diretti sulla carta di credito.


Anche se accompagnato da diversi dubbi di natura giuridica e fiscale, tale meccanismo è arrivato- attraverso apposite piattaforme, pure in Italia.


Ultimamente, però, ha assunto una connotazione diversa: è piuttosto un rimborso di parte della spesa deciso dal Governo per incentivare l’uso dei pagamenti digitali e contrastare così il preoccupante fenomeno dell’evasione fiscale.


La formula tradizionale del cashback non ha segreti per gli appassionati dello shopping online. Chi ama fare acquisti su siti di e-commerce sa che una piccola percentuale variabile di quanto speso può tornare indietro sotto forma di bonifico, accredito sulla carta o in buoni sconto. Iscrivendosi ad alcune piattaforme (bestshopping, satispay, cashbackdeals), viene generata una sorta di salvadanaio virtuale nel quale confluiranno i rimborsi dei siti dai quali si fanno acquisti. Al raggiungimento di una soglia minima accumulata, si potrà incassare lo sconto.


Nella legge di Bilancio 2020 è stato inserito il cosiddetto “cashback di Stato”. E’ una soluzione pensata per disincentivare l’uso del contante e spingere ai pagamenti digitali, con l’obiettivo (dichiarato) di porre un freno all’evasione fiscale. In sostanza, il meccanismo incoraggia i cittadini a cambiare le proprie abitudini di pagamento attraverso un sistema “premiante”: viene restituita una percentuale di quanto speso nell’arco dell’anno, per qualsiasi genere di acquisto, a patto che sia stato effettuato online.


Per i rimborsi sono stati stanziati 3 miliardi di euro per il 2021 e il 2022. Gli importi, però, potrebbero essere aumentati, grazie alle entrate fiscali che il Governo ipotizza di ottenere.


La modalità descritta è entrata in funzione in via sperimentale dal 1° Dicembre 2020. Il bonus previsto sarà pari al 10% su una spesa massima complessiva di 1.500 euro a semestre.


Per far scattare il rimborso servono almeno 50 operazioni effettuate sempre nell’arco di sei mesi, con carte di credito, Bancomat, bonifici bancari e piattaforme di pagamento installate su smartphone come ApplePay, GooglePay, SatisPay. E’ però obbligatorio scaricare l’app io.italia.it e inserire l’Iban del proprio conto corrente sul quale si desidera ricevere il cashback.