Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

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Carmela Palermo: il cancro, la mia rivincita verso la vita

2019-01-28 08:55:41

Ci sono esperienze di vita che segnano profondamente, che lasciano segni o cicatrici destinate a restare per sempre sulla pelle di chi le ha vissute. La malattia è una di queste: quando arriva, all’improvviso, ha una furia devastatrice e chi ne è colpito resta indifeso, privo di qualsiasi armatura psicologica per affrontarla. Eppure, in alcuni casi, nonostante il dolore e la sofferenza, la malattia può rendere migliori, dal punto di vista umano, portando con sé anche una voglia di vivere ed una forza che non si pensava di avere.Questo è successo a Carmela Palermo, 38enne di Bitonto (Ba), che ha realizzato una linea di coloratissimi turbanti fashion per donne che stanno affrontando la chemioterapia e tuttavia non vogliono rinunciare a sentirsi femminili. Le abbiamo rivolto alcune domande per conoscere la sua bellissima storia e condividere i suoi progetti futuri.

Nel 2015 ti sei ammalata di tumore al seno. In che modo questa malattia ti ha cambiato come donna?

C: La vita oggi ha una bellezza profonda: è solo attraverso la sofferenza che riconosci la bellezza di essere viva. Tutto assume una forma diversa, la malattia ti rende più sensibile, altruista, riesci ad essere felice per quello che hai.

Il tuo percorso di cure in ospedale ti ha dato la possibilità di conoscere altre donne nella tua stessa condizione. Quali ricordi hai di questo periodo della tua vita?

C: Durante il mio percorso di cure in ospedale ho conosciuto “le amazzoni”, donne nella mia stessa condizione che sono diventate mie compagne di viaggio. Per mantenermi sempre in contatto con loro ho creato un gruppo Whatsapp un annetto fa. Ci sentiamo tutti i giorni, ci confrontiamo, tra noi c’è grande stima e affetto. Proprio grazie a loro è nata l’idea di realizzare turbanti, visto che comunque sono sarta e con stoffe e tessuti ci so fare. Prima di realizzarli per altri, li ho indossati io in ospedale (dove mi riconoscevano tutti proprio per questo e mi chiamavano “la ragazza con il turbante”), adattandoli al look e alle circostanze. Non ho voluto mai rinunciare alla mia femminilità, neppure tra le corsie di un ospedale.

Sei rinata grazie all’entusiasmo per la tua nuova attività imprenditoriale, che oggi ti dà molte soddisfazioni. Quali progetti hai per il futuro?

C: Dedicarmi con passione alla realizzazione di “turbanti” per donne che hanno la necessità di sentirsi tali nonostante il cancro mi ha permesso di affrontare la malattia con più leggerezza. Ancora prima di terminare il ciclo di chemioterapia i miei coloratissimi turbanti erano assai richiesti e in pochi mesi il mio progetto è decollato. Conto di espandere sempre più il mio progetto imprenditoriale e raggiungere più donne possibili. Vorrei dare loro coraggio facendole sentire sempre alla moda, nonostante le trasformazioni fisiche dovute alla chemioterapia.

Cosa ti senti dire ad una donna che, come te, è guarita dal cancro e vorrebbe riprendere in mano la propria vita?

C: Alle donne che, come me, sono riuscite a superare la malattia e ad affrontare con coraggio le conseguenze che comporta, dico soltanto una cosa: “vivete adesso”, approfittate di ogni momento che la vita vi offre, circondatevi sempre di persone positive e godete pienamente delle persone che amate. Nel mio caso il tumore mi ha dato la possibilità di rimettermi in gioco dal punto di vista professionale, creando questa nuova realtà imprenditoriale di successo. Ultimamente stanno anche nascendo proficue collaborazioni: ad esempio con la start up “The Inner Make-up”, che realizza cosmetici adatti per donne che stanno vivendo l’esperienza del cancro o che ne sono uscite da poco.

 Famiglia e affetti in primo piano per affrontare la malattia, ma anche entusiasmo e forza di volontà: quanto hanno inciso nel tuo percorso di guarigione?

C: Quando ti capita una malattia grave come il cancro, non sai mai quando la tempesta sarà passata del tutto. Bisogna mettere fuori tutto il coraggio e la volontà che si possiedono e condurre la battaglia, possibilmente circondati dall’amore delle persone importanti della tua vita. L’amore può salvare, eccome.