Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

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Candy Candy: il cartone animato che mi ha segnato la vita compie oggi 40 anni

2020-03-02 14:49:14

Mamma mia, quanto tempo è passato. Eppure io ricordo ogni singola puntata di questo cartone animato giapponese, che arrivò in Italia il 2 Marzo 1980. “Candy Candy” ebbe un grande successo. A me, posso dirlo a gran voce, questa serie ha segnato la vita. Non ho mai smesso di sentirmi crocerossina.

La trama, ambientata a inizio '900, a pochi anni dalla Prima Guerra Mondiale, racconta la storia di Candy, orfana che cresce nell'orfanotrofio religioso "La casa di Pony". Una volta cresciuta la ragazza sarà prima adottata dagli Andrew, una famiglia nobile britannica e poi tornerà negli Usa dove lavorerà da infermiera. Alla fine Candy dopo aver superato numerose difficoltà potrà tornare a sognare di coronare il suo sogno d'amore con Terence.


Grazie a “Candy Candy” ho capito prima del tempo che nella vita si possono vivere più amori, anche contemporaneamente. Ovviamente molto diversi fra loro, come lo erano appunto Anthony e Terence per la protagonista del cartone animato. I due grandi amori di Candy sono Anthony e Terence. Il primo è biondo, dolce e raffinato: "Sei più carina quando ridi che quando piangi" è la sua frase cult. Il secondo è bruno, tormentato e appassionato di teatro. Anthony morirà candendo da cavallo durante una battuta di caccia alla volpe; Terence, invece, si separerà da Susanna riaccendendo le speranze di Candy.


Anche se non mancano momenti drammatici (vissuti da me con grande pathos) la serie “Candy Candy” lascia il finale aperto, per la gioia dei tantissimi telespettatori e appassionati come me. Candy potrà tornare ad amare Terence, che lascerà Susanna con la quale era costretto a stare per via dell’incidente capitatole a teatro e che le aveva provocato una paralisi.


Che dire, quante lacrime, e quanti sogni con questa serie (che piaceva anche a mia mamma!). Pensare che siano passati già 40 anni dalla prima volta che l’ho visto mi fa sentire più “matura”, ma sapete che io lo rivedrei anche domani stesso?