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Arte e Cultura fanno bene alla salute: l’esempio del Canada
Guardare un’opera d’arte invece che prendere una pillola? Alcuni esperti ci hanno già pensato, suggerendo la “contemplazione del bello” come vera e propria forma di cura per disturbi e malanni. Ecco cosa succede, ad esempio, in Canada.
In Canada, insieme a farmaci e altri trattamenti, ora i medici possono prescrivere ai loro assistiti anche visite a luoghi di cultura. Sempre in questo Paese, l’ingresso al museo è gratuito per i malati.
Nel cervello un centro della Bellezza
All’interno del cervello umano c’è un’area che si attiva in risposta a stimoli estetici: un’opera che suscita emozione, una musica gradevole, un gusto particolarmente apprezzato, un odore piacevole, un paesaggio che incanta. E’ una zona della corteccia orbito-frontale che possiamo definire come il centro della bellezza, ed entra in gioco ogni qualvolta ci troviamo di fronte a qualcosa che giudichiamo bello.
Il potere dell’arte su corpo e mente
Le ricerche condotte sul potere che l’arte e la bellezza hanno sulla salute degli individui sono già numerose. Grazie all’utilizzo di tecniche come l’elettroencefalogramma, la risonanza magnetica funzionale e, in misura minore, la stimolazione magnetica transcranica, oggi sappiamo che cosa succede nel cervello e, di riflesso, anche nel resto del corpo di una persona quando è esposta ad un’opera artistica o un fenomeno naturale che interpreta come “bello”.
Quattro effetti importanti della “fruizione artistica”
Un ampio filone di ricerca ha evidenziato i quattro effetti più rilevanti della fruizione artistica: 1) Normalizza il battito cardiaco; 2) Riduce il dolore e l’ansia durante alcuni esami fastidiosi, come la colonscopia e la risonanza magnetica; 3) Spinge ad uscire di casa, stimola il movimento, vivacizza la vita sociale; 4) Potenzia la sensibilità e l’empatia, regala piacere. Gli ultimi studi sull’argomento hanno dimostrato inoltre che l’arte fa bene, anche se “presa” a piccole dosi.
L’arte allunga la Vita
Diversi studi epidemiologici hanno svelato che chi frequenta luoghi culturali ha una speranza di vita più lunga rispetto a chi non nutre interessi artistici. Fino a poco tempo fa, però, non si capiva il perché. Oggi si è compresa la ragione di tale discrepanza: l’arte fa bene alla salute, per cui chi vi si immerge tende ad ammalarsi di meno.