Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

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Anna Catino: la passione per l’artigianato ed un corso per realizzare cesti a Cerignola (Fg)

2020-06-11 13:22:47

C’è un nuovo trend che negli ultimi anni sta riscuotendo molto interesse, ed è quello della riscoperta degli antichi mestieri artigianali. La Puglia è tra le regioni italiane in cui questa tendenza è più sentita, anche perché l’artigianato è ancora uno dei settori-traino dell’economia locale.

Tra gli antichi mestieri artigianali che merita una rivalutazione ed una maggiore conoscenza e diffusione vi è senz’altro quello della realizzazione di cestini. Un mestiere che rischia di estinguersi del tutto con la scomparsa dell’ultima generazione di maestri cestai.


Per fortuna c’è chi, come Anna Catino di Andria, ha pensato bene di imparare quest’arte antica e trasmetterla con entusiasmo e passione a chi ha voglia di impararla.


A Cerignola (Fg) il prossimo 4-5 Luglio vi è un Corso-Laboratorio di Cesti tradizionali da realizzare con rami di ulivo. L’iniziativa, promossa al fine di valorizzare e promuovere la conoscenza e (ri) scoperta degli antichi mestieri artigianali, si terrà presso l’Uliveto dei Pazzerelli, in contrada Ciminarella (Strada Santo Stefano) a circa 4 km dal centro abitato. Il Corso sarà tenuto da Anna Catino, che abbiamo incontrato e intervistato con molto piacere.


R: Ciao, Anna. Siamo contenti di porgerti qualche domanda a proposito della tua attività così interessante. Bambini e giovani vanno guidati nella scoperta e valorizzazione dei mestieri antichi che rischiano di scomparire. Hai proposto il progetto nelle scuole e se sì, quale è stato il riscontro dei destinatari?


AC: Sì, i bambini e i giovani vanno effettivamente guidati nella scoperta e valorizzazione delle attività artigianali. Spesso, infatti, questi oggetti lavorati a mano a primo acchito a loro non dicono nulla, poiché sono figli della società industrializzata che ha dimenticato il valore dell’artigianato. Ho avuto modo di proporre questo progetto nelle scuole e dopo aver guidato i ragazzi alla conoscenza dei materiali e prodotti, ho sempre riscontrato da parte loro meraviglia, stupore ed interesse, soprattutto al termine della creazione, dal nulla, di un oggetto molto utile quale appunto un cesto.


R: Il “panaro” per molti evoca ricordi di infanzia. In passato era un oggetto assai diffuso anche da calare dai balconi per agevolare il trasporto di cose ed alimenti. Perché secondo te è quasi scomparso dall’uso comune e viene utilizzato e ricordato solo da alcuni nostalgici?


AC: Molte persone, nel vedere i miei panieri mi dicono: “Anche il nonno li faceva”, riportandoli così a ricordi di infanzia ancora molto nitidi. Tutto questo perché l’uso di materiali sintetici hanno messo in crisi la produzione di oggetti così “naturali”. Viviamo nell’era usa e getta, prima invece tutto si riparava, e i cesti sono la prova evidente di ciò.


R: Artigianato oggi. Quali sono i pro e i contro del praticare un mestiere artigianale, in cui si lavora con le mani ma anche con il cuore?


AC: Viviamo in un mondo troppo industriale. L’artigianato vero, quello con la “A” maiuscola, in cui tutto si costruisce con le mani, tra fallimenti ed ore e ore di lavoro, è quasi scomparso del tutto e molte volte non viene valorizzato come dovrebbe. Realizzare un cesto artigianale crea soddisfazione, trattandosi di un pezzo unico e non realizzato in serie, può essere quindi sempre modificato e personalizzato come si desidera.


R: La Puglia è ricca di tradizioni artigianali. Ti è capitato di raccogliere il feedback di turisti rimasti affascinati dal tuo intreccio per realizzare cestini?


AC: Sì è vero, la nostra Puglia è ricca di tradizioni antiche che però sono sempre attuali e interessanti per chi le vive. Ho partecipato a diversi progetti, ne ricordo uno in particolare: “Botteghe Aperte”, tenutosi a Ruvo di Puglia (Ba). Qui un gruppo di turisti rimase estasiato e affascinato dalle mie creazioni realizzate con ramoscelli di ulivo.


R: Tu, Anna, sei depositaria di un’arte quasi scomparsa. Cosa pensi sia utile fare per valorizzare di più i mestieri antichi come questo?


AC: Gli oggetti artigianali sono il frutto di attività manuali che stanno scomparendo ovunque. Acquistare un oggetto fatto a mano è l’unico modo per non far morire definitivamente quelle tecniche manuali che solo in pochi conoscono. Ecco perché il mio intento è quello di trasmettere la mia passione a clienti e corsisti, affinchè questa bellissima arte non vada persa o sottovalutata.


Info e Bio


“Cesti e Intrecci” di Maria Antonietta e Anna Catino oggi è presente nella persona di Anna, ma con il cuore di entrambe. Le sorelle Catino, grazie alla passione per i lavori artigianali e alla loro creatività imparano l’arte dell’intreccio frequentando un corso professionale basato “sull’arte dell’intreccio delle fibre manuali”. Questa antica arte è stata approfondita imparando le tecniche presso illustri maestri cestai, consentendo di produrre articoli di vario genere. Le fibre utilizzate per l’intreccio sono l’ulivo e la canna. Questo antico mestiere ci stimola a riscoprire l’arte di un tempo ormai passato. Quando ci capita di vedere un cesto o un “panaro” ritornano alla mente ricordi ed atmosfere vissute. Purtroppo mia sorella Maria Antonietta non c’è più fisicamente, ma con il cuore è sempre presente e parte integrante di “Cesti & Intrecci”.