Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

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Alunni di una scuola a Nardò appendono calzini spaiati all’ingresso

2021-02-05 14:43:48

Il 5 Febbraio è la Giornata dei Calzini Spaiati, promossa per sensibilizzare sulla diversità e sull’autismo. I calzini diversi per lunghezza, colore, dimensione e forma rappresentano la metafora della diversità, che non cambia le cose nella loro essenza. Per intenderci, un calzino resta sempre tale!

I primi a lanciare e diffondere questa iniziativa nel resto d’Italia  sono stati gli alunni della Scuola Primaria di Terzo di Aquileia (in Friuli Venezia Giulia), guidati dalla loro maestra Sabrina.
Tra gli aderenti alla Giornata dei Calzini Spaiati c’è anche il Coordinamento Banche del Tempo, il luogo che agisce come centro di raccolta della domanda e dell’offerta di tempo gestito dalla Città metropolitana di Torino.
In questa undicesima edizione della Giornata dedicata ai Calzini spaiati (vera e propria croce delle casalinghe che, almeno una volta nella vita, si sono ritrovate ad ammattire nel tentativo di mettere insieme i calzini spaiati tirati fuori dalla lavatrice), nelle scuole oggi si parla di amicizia e rispetto, e i calzini spaiati vengono usati in modi diversi.
Ogni bambino appende un calzino spaiato a scuola, con il proprio nome. Gli altri compagni possono metterci dentro un disegno, una frase o una parola legati all’amicizia. Alla fine della giornata, ognuno porta a casa il proprio calzino e potrà leggere i messaggi dei compagni della propria o di altre classi.
Anche in Puglia sono state tante le scuole di ogni ordine e grado che hanno aderito all’iniziative. A Nardò, un paese del Salento, gli alunni hanno appeso stamattina all’ingresso della scuola i calzini spaiati. L’immagine vuole sensibilizzare sulla forza dei “singoli”, dei diversi, che spesso vengono allontanati ingiustamente dalla società.
Oltre ai calzini colorati appesi, in molte scuole sono stati affissi alle finestre messaggi di speranza e di solidarietà, come “Diversi tutti, importanti tutti”.
Quest’anno più che mai ci si sente tutti calzini spaiati e soli, ma è necessario coltivare la convinzione che presto si potrà tornare a incontrarsi e a stare di nuovo insieme – spiegano dal Comune di Nardò, che ha rilanciato l’iniziativa – Per questo motivo riveste un forte significato simbolico e diventa metafora di condivisione e rispetto della diversità, perché colore, lunghezza, forma e dimensione non cambiano la natura delle cose.”

Cristiana Lenoci, per www.lamia-puglia.com

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