Cristiana Lenoci

Blogger, redattrice web

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20 Marzo, Giornata Internazionale della Felicità: gli italiani felici, ma non troppo

2022-03-19 15:54:13

Qualcuno potrebbe obiettare che sono tempi difficili, questi, e non è il caso di parlare di felicità. Invece, proprio per questo, oggi la felicità assume un significato diverso, più intimistico, più legato alla sfera interiore di ciascuno di noi. 

Per molti essere felici è un obiettivo quotidiano, un percorso, un desiderio da coltivare nonostante tutto. Per altri la felicità è una chimera, un sogno da rincorrere senza mai raggiungerlo del tutto, se non sporadiche volte e per determinati momenti. 

Non è un caso, infatti, che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite abbia istituito la Giornata Internazionale della Felicità il 28 Giugno del 2012, proprio al fine di ribadire quanto questa rientri, a tutti gli effetti, nel novero dei diritti fondamentali dell’uomo. Come tale, la felicità va tutelata e garantita a tutti i popoli che abitano la Terra.


International Day of Happiness: perché proprio il 20 Marzo?


La scelta di destinare la Giornata del 20 Marzo alla Felicità non è casuale. In questa data, infatti, cade l’equinozio di primavera: inizia quindi il periodo di rinascita della Natura  e di risveglio degli animali dal lungo letargo invernale. Sono tanti i popoli della Terra che festeggiano l’arrivo della primavera, per questo l’Onu ha voluto far coincidere in tale giornata anche un desiderio trasversale e universale, quale è appunto la felicità.


Ogni anno, proprio in occasione del 20 Marzo, viene pubblicato il World Happiness Report, che stila una classifica dei Paesi più felici del mondo. I parametri utilizzati per valutare il livello di felicità di ogni singolo Paese sono diversi, e vanno dal Pil pro capite alla libertà, alle aspettative di vita, alle iniziative di welfare, alla cooperazione sociale.


Secondo il Rapporto Mondiale sulla Felicità relativo all’anno scorso, in testa alla classifica dei Paesi più felici del mondo vi sono quelli del Nord Europa.


La Finlandia occupa il primo posto tra i Paesi del mondo più felici. Sul podio per quattro anni consecutivi, questo Paese virtuoso sotto tanti punti di vista, è caratteristico per alcune tradizioni e usanze. In particolare, i Finlandesi adorano stare il più possibile a contatto con la Natura. E questo, secondo la maggior parte degli scienziati, è uno dei segreti per mantenersi in salute nel corpo e nella mente.


Felici e imperfetti

Dopo due anni di pandemia, tutti noi abbiamo dovuto rivedere il concetto di benessere e felicità. In primis, essere felici deve coincidere con lo stare bene fisicamente e quindi in salute. Poi, evidentemente, abbiamo capito che occorre dare maggiore spazio a momenti di gioco e spensieratezza durante le nostre affannose giornate. La leggerezza è sicuramente l’anticamera della felicità. Come diceva il grande Totò, la felicità è fatta di attimi di dimenticanza.


Dimenticare i doveri, le regole, le convenzioni, almeno per qualche ora al giorno. Potrebbe essere questo uno dei segreti per sentirsi felici. E poi accettarsi con la propria imperfezione e i difetti che ci rendono unici.


Comunque la si intenda, la felicità è un percorso da intraprendere ogni giorno, che comincia con il sorriso davanti al sole che sorge, e termina con la gratitudine verso il sole che tramonta. Ad essere felici, possiamo provarci. E riuscirci anche bene.

Cristiana Lenoci per https://news-italia.net/



 


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