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Storia delle navi

2019-10-10 20:20:45

Taranto

Dopo la Prima Guerra Mondiale, la maggior parte delle navi delle nazioni sconfitte (Germania e Impero austro-ungarico) furono spartite tra i paesi vincitori. L’incrociatore tedesco SMS Strassburg fu consegnato alla marina italiana nel luglio del 1920. 

L’SMS Strassburg fu impostato nell’aprile del 1910 nel cantiere navale imperiale di Wilhelmshaven, fu varato il 24 agosto del 1911 e fu commissionato il 9 ottobre del 1912. Dopo aver completato un viaggio in America del sud, l’incrociatore si unì alle forze di ricognizione della Hochseeflotte (Flotta d’alto mare). Durante la Prima Guerra Mondiale partecipò alla battaglia della Baia di Helgoland, all’incursione di Scarborough e alla battaglia dello stretto di Muhu. Dopo la guerra, lo Strassburg fu concesso all’Italia e rinominato Taranto. Con il suo riallestimento agli inizi degli anni ‘20, ricevette un aeroplano da ricognizione galleggiante e una nuova contraerea. Durante il primo dopoguerra, il Taranto servì principalmente nel Mediterraneo mentre, tra il 1936 e il 1937, fu riequipaggiato per il servizio coloniale: a tale scopo furono rimosse due caldaie, riducendo così la sua velocità massima a 21 nodi. Durante la Seconda Guerra Mondiale, questa nave fu utilizzata solo per servizi di piazzamento delle mine e pattugliamento. Nel settembre 1943, dopo la firma del trattato di pace tra l’Italia e gli Alleati, il Taranto fu affondato a La Spezia per impedirne la cattura da parte dei tedeschi. Tra il 1943 e il 1944, la Germania tentò per ben due volte di salvare la nave per restaurarla, ma in entrambi i casi l’ex incrociatore fu affondato dai bombardieri britannici. Dopo la guerra, lo scafo della nave fu rottamato.