Pillole di Calabria

L’Abbazia Florense è una delle strutture religiose più grandi di Calabria e una delle più importanti nel Cosentino. E’ stata costruita tra il 1215 e il 1230 sul progetto dell’Architetto Luca Campano ma sul desiderio di Gioacchino da Fiore e della sua ricerca di un luogo tranquillo per una “nuova spiritualità”. La scelta di questo luogo fu decretato da un serie di eventi precisi oltre che dalla ferma volontà dell’Abate che ritenne la Sila il luogo perfetto nonostante il clima poco favorevole. La prima struttura infatti fu eretta in una zona diversa dall’attuale, più alta e più esposta ai venti montani, Iure Vetere, ma un incendio devastò il monastero costringendo i monaci florensi a spostarsi. Scendendo più a valle trovarono un luogo dal clima più mite e con vallate adatte al pascolo e all’agricoltura, dove si stabilirono dando quindi vita alla città di San Giovanni in Fiore. Secondo una leggenda fu lo Spirito Santo a indicare a Gioacchino da Fiore il luogo dove erigere la struttura e quindi la nuova comunità religiosa, dicendogli però di non costruire oltre il fiume a valle o un terremoto avrebbe distrutto il monastero e tutta la comunità, chissà!

L’Abbazia è dedicata a San Giovanni Battista, Patrono della città, e fu costruita in stile romanico sebbene durante i secoli ha subito diverse modifiche architettoniche seguendo il susseguirsi delle varie tendenze.
L’elemento di maggior rilievo è probabilmente l’abside con le quattro finestre circolari che secondo alcuni richiamerebbero il pensiero gioachimita della Trinità.

All’interno dell’abbazia si trova la salma del Beato Gioacchino da Fiore e una sala esposizione di tutte le sue tavole che raffigurano l’intero pensiero gioachimita, considerate opere di inestimabile valore.

E ancora, in un'altra ala dell’edificio è allestito il museo demologico, un bel salto nel passato. Vale sicuramente la pena visitare questo gioiello di Calabria!