William Manzetti

Certified A2 drone pilot, aerial clips

William Manzetti

Certified A2 drone pilot, aerial clips

Cave Molera di Malnate (VA)

2021-04-21 18:32:34

A malnate , lungo una bella passeggiata nel bosco, e possibile visitare queste imponenti cave.

Link Video:

https://youtu.be/mbsJhcWGYH0


Wikipedia Cave Molera:
Il Sistema naturalistico delle cave di Molera di Malnate e Cagno è un'area protetta situata nel territorio del Parco Valle del Lanza, tra le province di Varese e Como, più precisamente nei Comuni di Malnate (VA) e Solbiate con Cagno (CO), creata per permettere la conservazione degli affioramenti di pietra arenaria e l'ecosistema sviluppatosi attorno ad essi.
Tutta la fascia prealpina, dalla Lombardia occidentale fino al Veneto, è caratterizzata da affioramenti di rocce definite un tempo molasse, cioè rocce sedimentarie terrigene (che derivano dall'erosione di altre rocce) che comprendono diverse litologie: peliti (rocce formatesi dalla consolidazione di sedimento fangoso), marne (frazione argillosa e carbonatica), arenarie (sabbia) e conglomerati (granuli grossolani in matrice fine). Si sono formate diversi milioni di anni fa, dal Cretaceo (90-70 Ma) fino al Miocene (20-15 Ma), in seguito all’erosione delle Alpi che si stavano formando e al trasporto verso il bacino marino che si trovava ai piedi delle montagne nell’odierna pianura padana[1].
In Lombardia nord-occidentale ci sono tre formazioni riconducibili a queste rocce: il Flysch di Bergamo (BG e LC) e le Arenarie di Sarnico (CO) sono i più antichi e risalgono al Cretaceo; più recente (Oligocene-Miocene) è la Gonfolite lombarda[1].
Quest'ultima consiste in un gruppo di formazioni rocciose che affiora al bordo padano della catena alpina tra Como e Varese. La litologia dei corpi sedimentari è varia e comprende tutte quelle viste in precedenza. Deriva dalla sedimentazione dei detriti erosi dalle Alpi in formazione e trasportati in mare, con la formazione di conoidi sottomarine. L’analisi dei microfossili ha individuato organismi tipici dei fondali marini, mentre la struttura delle parti più grossolane (conglomerati) sembra molto simile a quella delle zone deltizie. La presenza di resti di piante continentali, indica la vicinanza delle terre emerse. Riunendo queste caratteristiche rilevate, è stata stabilita l’origine torbiditica della gonfolite, cioè da quei depositi che si formano sul bordo della scarpata continentale, lo zoccolo che circonda i continenti al di sotto delle acque del mare. Qui i detriti trasportati dai fiumi vengono spinti al largo dalla corrente, poi trascinati verso il basso dalla gravità e formano delle conoidi sottomarine, caratterizzate da porzioni più profonde di sedimenti fini (di cui sono caratteristici i microfossili) e porzioni più superficiali con sedimenti più grossolani, che corrispondono alla zona del delta fluviale[1].
Il gruppo della Gonfolite, che inizialmente aveva un significato lato includendo tutte le formazioni, è stato suddiviso in due parti: formazione di Chiasso (Oligonece), a prevalenza marne, affiorante tra Como e Chiasso (Sasso Cavallasca) e gruppo della Gonfolite s.str. (Oligocene superiore-Miocene medio; spessore 2300 m), dove prevalgono conglomerati e arenarie, articolato in diverse formazioni in base alla località tipo, che si susseguono dal basso verso l’alto in base al periodo di deposizione (dall’Oligocene al Miocene inferiore)[1].
Tra di esse le Arenarie di Malnate, che affiorano da Gornate fino a Rodero, sfruttate in periodo storico per la facilità di estrazione e lavorazione[

3  
33