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Nuova cura per l’emicrania : una patologia neurologica cronica e disabilitante ma curabile

2020-08-28 18:17:11

Cari amici e membri della community di Cam.TV l’ emicrania è una malattia neurologica che colpisce principalmente il sesso femminile nelle fasi centrali della vita, ma non esclusivamente.

L' emicrania risulta essere una patologia  complessa, con una forte componente genetica sulla quale intervengono altri fattori, legati principalmente allo stile di vita, che possono modificarla nel suo decorso e nella severità.

A detta  dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’emicrania rappresenta la terza patologia più frequente e la seconda più disabilitante per la persona umana. Una patologia neurologica seria, per il cui trattamento oggi sono disponibili diversi farmaci innovativi, specifici e selettivi.

Ne parliamo cari amici con il bravo esperto : il dottor Vincenzo Tullo, neurologo e Responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee e sui disturbi del sonno presso l’ Humanitas LAB. Il quale sostiene egregiamente :

Emicrania: quali sono i sintomi e come si sviluppa la malattia 

Il dolore emicranico ha una durata che va generalmente dalle 4 alle 72 ore, è spesso unilaterale, pulsante, di forte intensità ed è aggravato dall’attività fisica. Al dolore si associano nausea, vomito, intolleranza alla luce e ai rumori, dolore cervicale, vertigini, deficit di attenzione e umore depresso.
La fase dolorosa è seguita da una fase disabilitante, con stanchezza, inappetenza, vertigini, stipsi, diuresi, che può prolungare l’incapacità del paziente a riprendere le normali attività anche dopo il termine del dolore.

Alla base dell’emicrania c’è un meccanismo fisiopatogenico complesso. Un ruolo importante nella patogenesi dell’emicrania è rivestito da una proteina denominata peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP), che dilata i vasi sanguigni e modula il segnale doloroso nel sistema nervoso. I livelli di questa proteina aumentano in modo significativo durante l’attacco di emicrania e ritornano alla norma con la risoluzione della cefalea.”

I progressi della ricerca nel trattamento dell’emicrania

Negli ultimi anni, la Ricerca ha portato alla scoperta di nuovi farmaci che costituiscono una svolta epocale nella cura di questa malattia: gli anticorpi monoclonali anti-GCRP. Si tratta di molecole derivate principalmente o interamente da cellule umane e progettate per bloccare la proteina CGRP impedendo così l’innesco della crisi emicranica.

Attualmente sono disponibili tre anticorpi monoclonali: Erenumab, Galcanezumab e Fremanezumab, che vengono somministrati per via sottocutanea ogni mese o trimestralmente. Questi nuovi farmaci hanno molti meno effetti collaterali rispetto alle terapie di prevenzione attualmente disponibili, inoltre sono molto efficaci e non devono essere assunti quotidianamente.

Si può associare agli anticorpi monoclonali o utilizzare da sola la tossina botulinica, una proteina che contribuisce a migliorare il trattamento dell’emicrania cronica. Nella pratica clinica, la tossina botulinica di tipo A viene somministrata secondo un protocollo di iniezioni standardizzato ogni tre mesi e in ambito ospedaliero in 31-39 siti specifici della testa e del collo.

Tuttavia, prima di impostare qualunque terapia di prevenzione per l’emicrania, occorre individuare e rimuovere, dove possibile, i potenziali fattori scatenanti e aggravanti di questa cefalea, che possono essere psicologici, ambientali, lavorativi, alimentari e farmacologici.”

L’egregio Prof. Paolo Martelletti, direttore del Centro Regionale per le Cefalee dell'Università Sapienza presso l'Ospedale Sant'Andrea di Roma ci informa che la nuova cura si trova già disponibile presso gli ospedali abilitati e si tratta di “ una cura molto leggera anche per la semplicità dell'applicazione con una fiala al mese somministrata sottocute sulla coscia “



Fonte : Humanitas Research Hospital  Web Page

            GIORNALE DI SICILIA   Web Page

Immagine tratta da(by) FASDA  Web Page


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