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Founder Junior

Con le lacrime vanno via anche gli ormoni dello stress

2020-11-02 15:36:29

Dopo aver pianto ci si sente meglio perché con le lacrime vanno via anche alcuni ormoni legati allo stress: un motivo in più per non trattenersi quando occorre dare sfogo ad un pianto

Le ragioni per le quali la persona piange sono complesse ed i ricercatori si sono spesso interrogati su quale “ruolo” possa avere il pianto per il benessere del corpo. Una spiegazione convincente la fornisce il bravo W. H. Frey biochimico presso l'Università del Minnesota per il quale dopo aver pianto ci si sente "meglio" per via  dell'eliminazione al tempo stesso di alcuni ormoni associati allo stress. Questo fenomeno ha portato all’elaborazione dell’ipotesi secondo la quale  il pianto è un meccanismo sviluppatosi nell'uomo nel corso dell’evoluzione per ridurre il livello di stress quando questo arriva ad essere troppo elevato. Le lacrime, quindi, avrebbero fornito nel corso dell’evoluzione un importante contribuito alla sopravvivenza degli esseri umani.

Secondo uno studio pubblicato qualche tempo fa da alcuni ricercatori statunitensi, uno studio condotto su oltre 300 individui adulti, gli uomini piangono in media una volta ogni mese, mentre le donne piangono almeno cinque volte al mese, in modo particolare prima e durante il ciclo mestruale, periodo durante il quale  il pianto può incrementare anche di cinque volte, spesso anche senza ragioni evidenti. Una recente ricerca britannica ha però rilevato che i più sensibili al pianto è la generazione tra i 18 e i 24 anni. I ricercatori hanno esaminato in seguito le varie fasce d’età separando i ragazzi dagli adulti ed è emerso che le motivazioni che inducono il pianto sono diverse a seconda della fascia d’età esaminata. Nel 44 per cento dei casi i giovani piangono a dell' insicurezza causata dalla scarsa fiducia in se stessi che genera un senso di frustrazione sfociante nel pianto. Un fattore comprensibile dato che l’adolescenza è un’età nella quale spesso non si crede in modo convinto alle proprie risorse, fattore che quindi può mandare molti  giovanissimi in crisi ed indurli alle lacrime. 

Sorprendentemente emerge che le maggiori cause di pianto sarebbero legate alla visione di film commoventi, come  è stato affermato dal 37 per cento delle persone coinvolte nella ricerca. Durante le interviste sono stati molti gli individui che hanno indicate come motivazione al pianto un senso di tristezza difficile da definire e spesso senza motivo, come ad affermare che qualche volta si avverte semplicemente la necessità di sfogare un po’ di tristezza con le lacrime, anche se non sappiamo perché. Quinsi se avvertiamo la necessità di dare sfogo alle lacrime non tratteniamoci: le lacrime sono dolore che si fa “materia” e che deve essere lasciato fluire perché, come avviene dopo una tempesta, possa tornare il sereno

Cari amici riporto i bellissimi versi del bravo Jean Paul Malfatti :

 Non placare il mio pianto 

" No, non placare il mio pianto, anche se le mie possono sembrare lacrime
di profonda tristezza o di semplice nostalgia.
A volte si ha bisogno di piangere fino a non avere più lacrime da espellere,
e, se il mio pianto fa venire voglia di piangere anche a te,
allora stringimi forte e piangi con me."



Fonti : Edizioni Riza S.p.A.    Web Page

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