wellness, longevità e clinica contro lo stress

Founder Junior

Come liberarsi dello stress cronico

2020-10-16 16:49:37

La stanchezza cronica figlia dello stress causa il sentirsi sempre in riserva, ma gli stimolanti non occorrono: la strategia giusta è capire “di cosa” siamo stanchi e "sostituire" il fattore stressogeno.

Come accade per la depressione, lo stress, l’ansia e l’anoressia, anche la stanchezza cronica è ritenuta, nell’immaginario collettivo, una sindrome che identifica disturbi di vario tipo: vengono chiamate così situazioni di stress psicofisico duraturo, debolezze mentali non meglio definite, stati di facile affaticamento e varie sensazioni corporee relative alla scarsa energia. In realtà la stanchezza cronica, dal punto di vista clinico, presenta caratteristiche ben definite: la lunga durata, l’assenza di ripresa nonostante il riposo, l’influenza negativa sulle attività quotidiane, la percezione costante di essere al di sotto del proprio normale tono.Tuttavia, se si fa così ricorso a questo termine frequentemente anche quando non è il caso, significa che la stanchezza, nelle sue varie forme di presentazione, è sempre più diffusa e che, anche se molti di noi vivono periodi liberi da questo sintomo, è presente la percezione di una fatica costante, di una “forza contraria” che ci fa agire nella realtà a regime ridotto.

La stanchezza cronica è un segnale importante: pertanto è bene ascoltarla

Per affrontare e risolvere le situazioni stressogene è necessario innanzitutto comprendere che la stanchezza non nasce come sintomo, ma come un segnale che il corpo, capeggiato dal sistema nervoso, ”invia” alla nostra mente, un segnale tipo: "Le risorse disponibili in questo momento sono poche e c’è bisogno di rigenerarle". Un messaggio in apparenza banale ma che tuttavia è un vero e proprio gioiello dell’evoluzione: la percezione della stanchezza, nata nelle creature viventi già milioni di anni fa, ha infatti permesso loro di modulare la propria attività, così da non disperdere le energie e da non diventare vulnerabili. Si rivela cosi’ uno strumento prezioso, espressione di una saggezza insita nel nostro stesso corpo ed è la sottovalutazione di questa saggezza che ha portato oggi a trasformarla in un sintomo a volte cronico, a volte altalenante, ma comunque fastidioso e per certi aspetti privo di senso.,

Lo stress ci travolge se riteniamo proibito stancarsi

Chi è soggetto alla stanchezza arriva a non produrre o a produrre meno oppure male, pertanto la stanchezza  secondo il pensiero dominante non ci deve essere, non esiste e, se c’è, va ignorata o combattuta.

Ed è così che, non appena ci si sente più stanchi del solito, si intraprendono cure ricostituenti, antidepressive, energizzanti ricorrendo a farmaci, rimedi naturali, tecniche corporee. Purtroppo si arriva anche all’uso di droghe, che vengono assunte per star dietro a forsennati ritmi lavorativi. Appare  tutto assurdo ma fa parte di una “matassa” drammatica che concepisce l’uomo come una macchina e che in quanto tale, non può manifestare alcuna debolezza. I livelli vengono pertanto intaccati uno dopo l’altro, senza rigenerarsi, fino a quando la stanchezza diventa non più un segnale momentaneo, ma un costante vero e proprio grido d’allarme lanciato dal nostro fisico del tipo : "Fermati, ti prego - urla il corpo - o ti dovrò fermare io!"; pertanto per fermaci giunge un sintomo psichico o fisico (o entrambi) che, con la sua intensità, ci costringerà a interrompere, almeno per un po’, l’assurdo stile di vita. 

L’unica mossa da fare è ascoltarsi

Cosi’ arriva in nostro soccorso un grido che con la sua intensità, diventa a sua volta un sintomo invalidante; esso se da un lato cerca di fermarci, dall’altro, togliendo le forze, impedisce di prendere in mano la situazione, generando cosi’ un circolo vizioso in cui ciò che potrebbe salvarci ci impedisce di farlo. Pertanto è importante sapere di cosa si tratta: per non identificarsi nella stanchezza, per non subirla passivamente. Se si fanno le mosse giuste infatti, se la si rispetta per un adeguato tempo, potremo risorgere.



La debolezza si rivela di aiuto solo se hai la capacità di accoglierla

Tavolta la vita che conduciamo non è di per sé così faticosa ed allora perché si manifesta la stanchezza cronica? É bene rendersi conto che la fatica non risiede nel “troppo”, ma nel “che cosa” si fa,  la forza contraria è data dal fatto che si sta facendo, da troppo tempo, un lavoro che proprio non piace o una vita che non ha alcuno spunto entusiasmante, dal fatto che non si è nel centro di sé, ma si è in periferia, e pertanto si devono utilizzare tutte le forze per resistere in questa condizione innaturale.

La stanchezza non svanirà se non torniamo a dare voce al suo messaggio originario: "Occupati di te e delle tue energie, non solo in senso quantitativo ma anche qualitativo". 

Il segreto consiste nel non aspettare ad arrivare alla percezione della stanchezza e che occorre cambiare proprio mentre lo si è.Cosi’ la stanchezza arriva a rivelarsi una forza potente che può far prendere decisioni a cui un livello di energia normale, paradossalmente, potrebbe non arrivare mai.



Fonte : Edizioni Riza S.p.A.   Web Page

Immagine tratta da(by) RSI NEWS  Web Page