Bella Italia

ROMA: da "caput mundi" a piccolo borgo

2019-02-23 19:09:46

credete che dai tempi di Giulio Cesare ad oggi Roma sia sempre stata una grande città? Vi sbagliate...

Dalla sua fondazione nel 753 a.C. Roma ha sempre visto aumentare il suo numero di cittadini durante il passare degli anni e l'urbe è andata via via espandendosi.
Negli anni della Monarchia la città passò da 10mila a 50mila abitanti circa.
Caduta la Monarchia, in epoca Imperiale Roma era diventata una grande città contando circa 187mila residenti e nel Mediterraneo era seconda solo a Cartagine che nel frattempo stava conquistando la Sicilia.
Il conflitto tra le due potenze era inevitabile e dopo tre guerre puniche, Roma annientò i Cartaginesi per cui moltissime persone vi si trasferirono, facendo salire il numero della popolazione a 320mila.
Nel I secolo a.C. con l' avvento di Giulio Cesare, grazie alla vittoria sui Galli e successivamente con la nascita dell'Impero, Roma diviene una città fiorente e ricchissima che contava 800mila abitanti.
Nel I sec. d.C. prenderà il potere Ottaviano Augusto (figlio adottivo di Cesare) che attuerà politiche di aiuto per i ceti meno abbienti.
Lo stesso fecero i suoi successori e fu così che Roma crebbe fino ad avere 1,5milioni di abitanti ed a diventare la più grande città del mondo.
E' il momento di maggior splendore, dato che da ora in poi inizierà una decrescita demografica (si dovrà aspettare fino al 1951 per raggiungere di nuovo tali cifre),
in primis dovuta a carestie e pestilenze, ma soprattutto a causa dei cosiddetti "sacchi", cioè invasioni e saccheggi dei "barbari" .
Nel 410 la città aveva 650mila abitanti dopo che Alarico alla testa dei Visigoti la conquistò e per tre giorni Roma fu devastata.
Non fu questo il peggiore, il secondo sacco ad opera dei Vandali (455), ben più distruttivo e cruento del precedente e i lunghi anni di guerre e carestie che seguirono, decimarono la popolazione romana a 200mila.
Nel 553, all'indomani della guerra gotica, secondo fonti storiche, a seguito del suo sacco, il goto Totila non lasciò in Roma che circa cinquecento abitanti quasi morti di fame.
Bizantini, Saraceni e Normanni successivamente si alternarono nell'invadere e saccheggiare la città e così il numero di romani scese a 30mila.
La popolazione romana si mantenne a bassi livelli per tutto il Medioevo facendo sì che quella che una volta era la capitale del mondo, fosse per secoli poco più che un piccolo paese. 
La nuova crescita e il boom demografico infatti è storia molto recente.