CAPRI - Faraglioni

Simbolo dell'Isola Azzurra, i Faraglioni sono una delle bellezze naturali d'Italia più famose al mondo.
Si tratta di imponenti scogli rocciosi che emergono dall'acqua, a pochi metri dal litorale isolano.
Il nome deriva dal termine greco "pharos" cioè faro. Anticamente, infatti, si era soliti accendere sui monti e sulle rocce vicine alla costa, dei fuochi di segnalazione per i naviganti.
Ognuno degli scogli ha un suo nome: Saetta (o Faraglione di Terra) è quello unito alla terraferma, il più alto con i suoi 109 metri di altezza. 
Stella (o Faraglione di Mezzo) è lo scoglio con la cavità centrale, lunga 60 metri.
Scopolo (o Faraglione di Fuori) che è appunto il più esterno.
Sugli ultimi due è presente la lucertola azzurra, straordinario e affascinante rettile che vive solo qui.
In verità di faraglione ce n'è anche un altro, lo Scoglio del  Monacone, chiamato così per la presenza, fino ai primi anni del XX secolo, della foca monaca.


Nel corso degli anni in molti si sono avventurati in arrampicate sui Faraglioni, i rocciatori napoletani, infatti, usavano le loro pareti come "palestra" per altre scalate e spedizioni.
Prima ancora gli “schiappaiuoli” isolani vi si arrampicavano per motivi di sussistenza: cattura di uccelli e raccolta di piante e essenze.



Nella mitologia I Faraglioni li troviamo citati nell'Odissea di Omero, come i macigni scagliati da Polifemo contro Ulisse, mentre nell'Eneide di Virgilio sono gli scogli dove dimorano le sirene.