A un passo da te

A un passo da te

Malinconico e a stento

non ricosci più 

la tua vera essenza.

Appare nella mente

la vita che volevi,

continuando a scorrere.

Piacevole era la voglia 

di osare, di sognare.

Poi paura dei cassetti 

da troppo tempo serrati,

nell'involucro astratto.

Distante.

Il mondo senza tempo, 

oggetti di un perché 

volteggiano leggeri.

Pensieri scritti non sono miraggi,

sono piccole visioni

come scintille pronte ad accendersi 

e con la voglia di desiderare.

Come farebbe quel bambino

nella sua semplicità.

Incalzante e fantasioso

si adagia piano

nei frammenti di vita,

con dolcezza e poi grinta

di irrefrenabile passione.

Tutto lì a un passo da te.

Si destano lentamente

poi bruscamente,la voce insiste:

Cosa fai con questa maschera?

Il timido bambino silenzioso

inizia a parlare.

Non più  timido né temerario

si offre di scuoterlo:

Sveglia questo *mondo stanco e sazio.

Cerca il tuo tesoro.

Permetti al cuore di vibrare.

Meravigliati.

Non distrarti.

Il cuore chiama senza filtri

può sognare,amare,realizzare.

Tutto ciò che sei o possiedi

è racchiuso lì dentro.

Annaspare in tante maschere

a cosa ti è servito, se non

a mortificare il tuo essere,

che nel silenzio ha pianto.

Ti ha tenuto tutto il tempo

ma il tuo sguardo basso e perso

andava vagando.

Spietato giudice di volontà 

smmarrita in codici;

scimmiottare ciò che non è tuo

e non vederti nella miseria della 

solitudine.

Abbracciati interamente. 

È tutto lì a un passo da te.

Vincenza Liguori