Vilma Nardin

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NATUROIGENISMO : INDIGESTIONE CRONICA E FEBBRE GASTROINTESTINALE

2019-06-07 13:14:55

L'INDIGESTIONE CRONICA E FEBBRE INTESTINALE. UNA CAUSA FONDAMENTALE NELLA GENESI DELLE PATOLOGIE.

Una causa fondamentale nella genesi delle patologie: 

indigestione cronica e febbre gastrointestinale

Il naturoigienista sa che uno dei caposaldi di questa dottrina fa riferimento all’Equilibrio Termico corporeo, la cui alterazione avviene in grado variabile fra le mucose intestinali e la cute, identificabile come FEBBRE GASTROINTESTINALE; quest’ultimaben evidenziabile somaticamente, è sempre una infiammazione delle mucose gastrointestinali, con conseguente forte congestione della mucosa, dei villi intestinali e soprattutto del sistema nervoso enterico che determina un aumento del calore interno, richiamando il sangue dalla periferia del corpo alle viscere.  

Molteplici sono le cause che inducono uno squilibrio termico e che portano alla febbre gastrointestinale; si va dalle cattive abitudini alimentari, agli squilibri di tipo sanguigno, linfatico, nervoso, microbico, enzimatico, vitaminico, aria malsana, acqua ed ambiente inquinati, dagli stress, ansie, paure, insicurezze, da farmaci ecc.

Tutto ciò determina un cambiamento del terreno che diventa favorevole alla proliferazione di agenti patogeni; L’igienista lavora per il ripristino degli equilibri termico-nutrizionali di questo terreno alterato, disintossicando in primis l’organismo per poi riassestare i giusti rapporti termici del corpo, fra temperatura interna ed esterna, che sono alterati in tutti i malati.

Possiamo affermare che questa febbre si origina per reazione nervosa e circolatoria quando l’apparato nervoso è irritato o sottoposto ad un lavoro maggiore, ad esempio per cattive digestioni, non necessariamente avvertibili, dovute ai quotidiani errati e ripetuti comportamenti alimentari e alle errate associazioni alimentari. Si instaura un circolo vizioso pericoloso in quanto la febbre interna indebolisce le funzioni eliminatorie della pelle e produce la cosiddetta anemia, causata dalla deficiente circolazione del sangue nelle parti periferiche vascolari della cute, aumentando così la congestione delle viscere. In tal modo il processo fermentativo dell’intestino viene alterato dalla febbre viscerale e più aumenta il calore nell’apparato digerente più si alterano e rallentano i processi digestivi, anche quelli che coinvolgono la flora batterica; si  generano continue putrefazioni, fonti di fattori tossici che invece di nutrire avvelenano il sangue infettando ed intossicando il corpo. Il rallentamento dei processi digestivi si accompagna a ulteriori processi fermentativi anomali, soprattutto a livello colico ma anche enterico con decuplicazione della produzione di sostanze tossiche. 

Tutti questi veleni prodotti, se non distrutti a livello epatico, passano negli umori circolanti, aggravando l’autointossicazione. 

In situazioni di normalità digestiva la quasi totalità degli zuccheri, dei grassi e delle proteine è assorbita nell’intestino tenue mentre nel cieco e nel colon giunge solo la cellulosa dalla quale si libera amido intracellulare per azione della flora batterica cellulitica; questo amido subisce   sia una fermentazione di tipo alcolico con liberazione di anidride carbonica, sia una di tipo acido che libera acido lattico, citrico, succinico, acetico, propionico, propilico ecc.

Se l’alimentazione scorretta viene portata avanti quotidianamente si instaura una condizione di indigestione cronica, dovuta ai sempre più lenti processi digestivi, che fa aumentare vertiginosamente le putrefazioni e il rilascio di sostanze tossiche che gli apparati corpo non riesce più a gestire.

 

Assistiamo così ad una impregnazione massiva di sostanze tossiche a livello delle strutture digestive, del pancreas e del fegato e di conseguenza di tutto l’organismo. Il fegato infatti deve far fronte alle tossine non solo di tipo enterico ma anche di tipo colico, per l’instaurarsi nel tenue di batteri fecali, e in tal modo viene superata la sua capacità detossificante: si ha a questo punto il passaggio dei veleni intestinali negli umori circolanti e l’organismo è costretto a creare una vera e propria malattia-valvola, chiedendo aiuto alle vie respiratorie, alle vie urinarie, alla pelle, all’intestino stesso ecc. di farsi carico dello smaltimento dei veleni: le forme catarrali, ad esempio, possono essere interpretate come importanti momenti di detossificazione dell’organismo.

Ricordiamo infatti che la forza vitale  rifiuta l’autointossicazione e crea delle valvole di sicurezza che aiutano gli emuntori sovraccaricati. 

Ricordiamo che risalire alle cause, rimuoverle e ripristinare una alimentazione equilibrata e naturale, che escluda i fattori di indigestione-autointossicazione (inibitori della digestione, alimenti estremamente indigesti, sovralimentazione), è fondamentale per ottenere risultati duraturi più di ogni altra cosa in materia di Salute. 

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