Valeria Biondaro

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Sono cambiati, sono cresciuti e sono magnifici. Sono i ragazzi che ho conosciuto 10 anni fa nell’orfanotrofio in India.

2019-04-01 22:22:36

Sono cambiati come è cambiata questa pazza India che vuole aumentare il numero delle toilette nelle città a discapito della costruzione di templi.

Sono cresciuti come è cresciuta la consapevolezza di valere, di non essere più “nessuno” ma Esseri Umani a cui la vita ha reso un po’ più difficile l’inizio. 

Sono magnifici questi ragazzi, tutti con un lavoro o con lo studio da finire in università importanti. 
Erano 10 anni che non li vedevo, a parte qualcuno con cui ho condiviso un pazzo viaggio da New Delhi fino a Calcutta facendo spettacoli nelle scuole. 

Sono belli e alcuni già sposati oppure in procinto di mettere su famiglia. 
C’è pure la storia di un matrimonio combinando ma spero di aver capito male. 
Ma se questa è nella loro cultura, nel loro DNA, per il momento lo si può solo accettare. 

È sempre dura prendere contatto con lo stile dell’India, con i suoi paradossi così tangibili. 

Gente che muore per strada dove passano auto costosissime di ricchi indiani; merci trasportate da camion vecchi di 50 anni che fanno a pari alla forza delle braccia degli uomini che spingono per poche rupie carretti strapieni e pesanti. 
Bambini vestiti tutti uguali che vanno a scuola secondo lo stile inglese, che con il suo colonialismo ha portato regole occidentali le quali a volte impattano con stridore con la realtà. 

L’India è una potenza mondiale, è ricchissima e poverissima allo stesso tempo. 
Ho visto però un miglioramento, una maggior consapevolezza nel tenere pulite le città e Mumbai, con 12 milioni di abitanti, ne è l’esempio, almeno nel centro. 
Le strade più pulite rendono più rispettabile la persona che la percorre, è questo il mio pensiero. 
Nelle slums no, qui prevale l’odore di piscio, un tanfo perenne che ti toglie il fiato. 
A Mumbai esci dall’aeroporto e vieni accolto dai clacson e dall’odore di piscio - se hai la sfortuna che il tuo tassista abbia parcheggiato a 10 minuti dall’uscita e ti devi fare a piedi un tratto di strada . 

Dall’alto, durante il decollo, ho capito da dove proviene il tanfo: non è solo dai vari fossati che ho intravisto all’uscita dall’aeroporto dentro i quali fluiscono quintali di “acqua” ma anche da 2 enormi vasche il cui odore, mi sbaglierò, mi sembrava di aver sentito fin su nell’abitacolo. 

Anche nel tragitto verso il centro di Mumbai si sentono odori che ti tolgono la voglia di stare un minuto in più in queste città. Il tassista ci tiene a precisare che le strutture fatiscenti che vedi da pochi metri sono le stesse che hanno fatto da scenografia al film Milionarie. 

A pochi km da questo set-live di povertà, ci sono le strutture per Bolliwood con attori e attrici i cui indirizzi sono scritti nella guida turistica che compri per pochi rupie. 

Questa è l’India. E non è per tutti 😊

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