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Agli italiani piace sempre il turismo sostenibile

2020-10-01 15:09:01

L’83% (+2%) condivide la definizione di “turismo sostenibile” quale attività rispettosa dell’ambiente e che cerca di contenere il consumo di energia e di risorse del territorio. Per il 71% si tratta di un modo di viaggiare “eticamente corretto e vicino alla natura”.

Il 43% degli intervistati si è dichiarato disposto a spendere il 10-20% in più pur di salvaguardare l’ambiente.

Questi sono alcuni dei dati contenuti nel 10° Rapporto “Gli italiani, il turismo sostenibile e l’ecoturismo“, documento realizzato dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con Noto Sondaggi e la main partership di Cobat. La presentazione si è svolta a Roma in occasione del convegno “Il turismo sostenibile è sicuro. Istituzioni e imprese unite per il rilancio di un settore strategico”, organizzato dalla Fondazione Univerde insieme a Touring Club Italiano.

Italiani e turismo sostenibile

Diversi sono gli altri spunti offerti dal rapporto realizzato da Fondazione Univerde, Noto Sondaggi e Cobat. Un primo riferimento è per l’idea di turismo degli italiani, che nel 48% è spinta dal desiderio di arricchimento culturale, seguita al 46% dall’esplorazione, al 43% dalla voglia di relax. Seguono svago (39%) e sport (12%). In prima fila arte, storia e cultura (65%), seguiti da natura e paesaggi (63%) e prodotti enogastronomici tipici (25%).

Secondo l’84% degli intervistati un “vincolo di sostenibilità” applicato a un’area turistica riveste il duplice ruolo di necessità e opportunità di sviluppo economico. Per quanto riguarda invece un’eventuale emergenza per i danni all’ambiente arrecabili dal turismo per il 50% si tratta di un problema che coinvolge tutta l’Italia (il 56% nella precedente rilevazione). Il 21% lo ritiene un problema circoscritto ad alcune aree mentre per il 25% il turismo è sempre un’opportunità, mai un problema. La cementificazione edilizia è il principale danno arrecato dal turismo all’ambiente secondo il 59% degli italiani. Segue staccato in maniera netta l’inquinamento (21%).

Tra le strutture preferite perdono terreno B&B e alberghi, mentre cresce il ricorso alle case in affitto. Su questo fronte la scelta avviene (nel 46% dei casi) dopo aver preso informazioni in merito alla sostenibilità della struttura. Quest’ultimo aspetto viene dimostrato per il 58% dalla presenza di pannelli solari, mentre per il 34% dall’adozione di sistemi per il risparmio di elettricità. Il 29% lo associa al risparmio idrico, il 21% all’essere “Plastic-free”.

Turisti attenti anche alla sostenibilità a tavola, valutando in maniera positiva il ricorso a prodotti bio e km 0 (39%). Punti a favore anche per chi offre raccolta differenziata (37%), escursioni ecoturistiche (17%) e ricarica/noleggio di auto elettriche o ibride (12%). Attenzione in generale per riduzione degli sprechi, dei rifiuti e delle emissioni.

L’aspetto della riduzione delle emissioni viene considerato anche al momento di scegliere il trasporto da utilizzare per gli spostamenti. Il 98% ha dichiarato di aver sentito parlare dei danni provocati dalla plastica monouso abbandonata nell’ambiente; per il 77% è un’emergenza sulla quale intervenire con urgenza.


Fonte: Greenstyle