Unpensierofelice

Trasforma un’esperienza difficile

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Trasforma un’esperienza difficile

Quattro passi in galleria – quando non vedi la fine del tunnel, arredalo

2021-02-28 10:33:36

Un articolo, un libro, una storia e l’elaborazione delle esperienze difficili

Quattro passi in galleria – quando non vedi la fine del tunnel, arredalo è il titolo di questo articolo, ma è anche il titolo di un mio libro pubblicato un paio di anni fa. E poi è il titolo di un progetto, a cui tengo molto, che nel tempo si è sviluppato ed è ora incluso nel progetto più ampio: Unpensierofelice.

C’è lo zampino del destino in tutto questo.

Posso datare l’inizio concreto al settembre 2014, o forse questo è stata solo una tappa di qualcosa iniziata molti anni prima: dimmelo tu. I fatti sono questi:

  • mi sono trasferita a Milano per lavorare nel marketing di una multinazionale farmaceutica nel 1984 e, in parallelo, ho iniziato a frequentare corsi di crescita personale (classificazione generica che comprende molti svariati argomenti), tenendo questa mia second life ben separata dalla carriera professionale
  • nel 2005 sono passata alla libera professione, unendo le due vite, facendo sempre consulenze di marketing, ma aggiungendo corsi di comunicazione in ambito salute, dedicati prevalentemente a medici e farmacisti. E, intanto, accrescendo la mia formazione personale conquistando certificati di coach con diverse scuole e l’intera trafila di certificazione in programmazione neurolinguistica

e poi… arriviamo al 2014. Ero da anni in screening per il tumore al seno, quindi nel momento in cui la clinica universitaria di Milano dove facevo i controlli mi ha detto che era meglio fare un agoaspirato perché, forse, c’era un nodulo di qualche millimetro, non mi sono preoccupata, ma ho scelto di fare ulteriori controlli in Romagna, dove risiedono i miei fratelli. Dopo il turbinio di visite ed esami, è arrivata la diagnosi: tumore, bilaterale, di cinque centimetri e i linfonodi già infiltrati a destra, e di un centimetro a sinistra. E inizia la storia narrata nel libro che, in sintesi, è raccontata così:

Pensate ad una persona che, da molti anni, si occupa di crescita personale e comunicazione nell’ambito della salute. Ora immaginate che proprio questa persona riceva una diagnosi di cancro in stadio avanzato. Tra chirurgia, chemioterapia, radioterapia, e tanti mesi senza lavoro, c’è molto tempo per pensare. Ed ecco che, poco a poco, le tecniche conosciute e usate entrano nel mondo della malattia, applicandole, adattandole alla realtà del momento. Ne nasce questo libro, un po’ diario e un po’ manuale di vita, perché il viaggio è lungo, i momenti di sconforto ci sono, eppure vivere felicemente è possibile.

La mia è una storia quasi banale: chi riceve una diagnosi difficile inizia un viaggio e, ad un certo punto, è chiamato ad una scelta: diventare triste e arrabbiato o diventare felice. Io, come molti, ho scelto di diventare più felice, e molto spesso lo scrivere un libro è proprio la catarsi di questo percorso.

Uscita dal periodo più intenso di cure e operazioni, ho preso consapevolezza di alcune cose:

  • il mio lavoro, come lo conoscevo ed ero abituata a farlo, sostanzialmente non esisteva più. Avevo perso contatti, opportunità, e decisamente non era facile indurre un’azienda a prendere come consulente una paziente oncologica (io avevo scelto di dichiarare la mia malattia). E poi, forse, io stessa non avevo voglia di tornare alla vita precedente.
  • Ciò che avevo elaborato per me era utile a molti: lo testimoniavano sia i complementi e le recensioni ricevute per il libro sia l’entusiasmo delle persone che iniziavano a partecipare ai miei corsi o leggevano i miei scritti. Ero, e sono, consapevole del bellissimo lavoro che fanno psicologi e counsellor proprio nell’ambito del supporto al malato di tumore, e non vado certo in sovrapposizione al loro lavoro. Offro un punto di vista e un approccio complementare.

Quattro passi in galleria nasce quindi come la mia storia tramutata il libro e si amplia con un progetto e dei corsi di cui racconto, in particolare, nel sito Dottore, mi ascolti!

Poi, parlando con le persone, e ricordando alcune mie esperienze, mi rendo conto che anche i familiari dei pazienti hanno una strada da percorrere, che inizia al momento della diagnosi del loro caro. E poi, ancora, scopro analogie e differenze nelle strade legate alla malattia o ad altre esperienze difficili, e nasce Unpensierofelice.

Nelle prossime settimane, mesi, troverai qui video, articoli e presentazione di corsi e percorsi, tutto dedicato a trasformare i momenti difficili in preziosissime risorse, coltivando quella felicità solida che non impedisce di piangere quando serve, e che riaccendo il sorriso, sempre più ampio, appena è possibile.

Questo è tutto, per ora. 


A che serve gestire le esperienze difficili?
Quel che non strozza, ingrassa! diceva mia nonna, saggia donna di campagna. Solo dopo molti anni ho capito davvero: non scegliamo cosa ci accade, le esperienze da vivere, ma possiamo scegliere di rafforzarci ad ogni esperienza, qualunque sia.
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