Valentina Cappello

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Robot e autismo nei bambini: la sfida di Behaviour Labs

2019-01-30 13:02:37

Robot e autismo nei bambini: un binomio inedito e forse anche rivoluzionario sotto certi aspetti. Un nuovo approccio terapeutico che in Italia inizia a muovere i primi passi, con risultati incoraggianti. I robot umanoidi possono svolgere un ruolo importante nel trattamento dell’autismo nei bambini, che nel nostro Paese colpisce circa 100 mila tra piccoli e adolescenti, quattro ogni mille nati.

L’obiettivo degli studi è quello di stabilire un contatto, trovare un canale di comunicazione efficace tra terapeuta e paziente. Da questo punto di vista, l’interazione con un robot – programmato per stimolare la curiosità del bambino autistico – se affiancata alle terapie tradizionali può fornire un supporto utile nel percorso di cura e nella diagnosi precoce.
Behaviour Labs, start up catanese impegnata nel campo della robotica sociale, ha ideato RoboMate, una piattaforma informatica che consente di far interagire i robot umanoidi con i bambini affetti da autismo. Per capire come funziona ne abbiamo parlato con Daniele Lombardo, fondatore e Ceo di Behavior Labs, che ci ha spiegato i vantaggi di questo nuovo metodo.

“RoboMate – spiega a Robotiko – si comanda attraverso un tablet e con pochi clic consente al terapista di selezionare la scheda del paziente, impostare il piano terapeutico e azionare il robot”. Quest’ultimo, come dimostrano alcuni test effettuati in collaborazione con il Cnr di Messina, “è un forte catalizzatore dell’attenzione del bambino, che si sente rassicurato perché, a differenza dell’uomo, il robot compie un’azione per volta senza confonderlo con troppi input”.

Il robot utilizzato da Behaviour Labs si chiama Milo, un umanoide prodotto dalla texana RoboKind, noto anche con il nome di Zeno robot. Milo parla, riconosce i volti e interagisce attraverso semplici esercizi, come quello che vediamo in questo video:

Durante l’utilizzo, RoboMate memorizza e storicizza i risultati dell’interazione bambino-robot per capire se la terapia sta funzionando.

Prima di Milo, Behaviour Labs usava per le esercitazioni anche un esemplare di Nao robot (per approfondimenti: Nao robot, prezzo e dettagli sul simpatico umanoide).

Professionisti del settore e centri specializzati possono noleggiare, dopo due mesi di prova gratuiti, il pacchetto che include, oltre al software e al robot, anche un servizio di assistenza, manutenzione e assicurazione. L’obiettivo a lungo termine è però un altro: far entrare RoboMate nelle famiglie per permettere ai genitori di comunicare più facilmente con i propri figli. “Ovviamente sempre con la supervisione di un medico”, puntualizza Lombardo.

tratto da Robotiko.