Alla scoperta della piccola e pittoresca isola di Burano a Venezia

Finalmente dopo diversi giorni di brutto tempo (almeno al nord, zona Venezia dove mi trovo), il 1 maggio, giorno della festa dei lavoratori, è previsto bel tempo quindi martedì sera giro veloce di messaggi su whatsapp. Cosa facciamo??? Cosa non facciamo?? Gita o escursione... e dopo un tram tram di messaggi ecco spuntare l'idea dell'isola di Burano... Tutti d'accordo. Ci organizziamo per l'esplorazione di quest'isola e della vicina Mazzorbo collegata a Burano con un unico ponte. Ritrovo e partenza con vaporetto da Treporti-Cavallino paesino dopo Jesolo, volendo si può partire anche da Venezia Fondamenta nuove. 

E via si parte.   

Già dal vaporetto si inizia ad intravedere due particolari della tipicità dell'isola la torre pendente della chiesa di San Martino e le coloratissime case che danno un tocco di allegria a tutta l'isola 

Arrivati si inizia a girare con molta tranquillità, ci si perde in calli strettissime e coloratissime che sfociano quasi sempre in qualche piccola piazzetta. Ad ogni angolo c'è un particolare che cattura la nostra attenzione, dalle case dai colori accesi e vivaci, agli ingressi delle abitazioni, ai dipinti nei muri ed infine alle calli con i ponti che sembrano delle cartoline costruite appositamente invece è tutto al naturale.       

E altre particolarità come il museo dei merletti, alcuni alberi dalle forme strane e dei canottieri

Infine dopo aver girato per alcune ore a Burano abbiamo deciso di vedere l'isola di Mazzorbo collegata da un unico ponte di legno alla più famosa Burano.

Da subito si capisce che è meno famosa per la quantità di turisti decisamente inferiore, ma non per questo meno interessante.

L'isola rispetto a Burano è molto più verde. Tanto che attraversato l'unico ponte si arriva davanti a delle mura che circondano la maggior parte dell'isola con all'interno un parco dove si trova un antico campanile (purtroppo dei lavori in corso non ci hanno permesso di vederlo da vicino) e un'altra parte adibita ad orto botanico e coltivazione di vino. Tutto visitabile e volendo, sempre all'interno, c'è un ristorante per gustare i prodotti dell'orto tra cui i carciofi tipici veneziani.

Altro particolare sicuramente da vedere la chiesa di Santa Caterina, con annesso il convento, oltre ovviamente alle case sempre coloratissime e delle piccole abitazione che sembrano far parte ancora di un altra epoca.

Personalmente quest'isoletta l'ho apprezzata per il suo spazio silenzioso e riservato, lontano dal turismo di massa.

e perchè no un pò di umorismo

Un piacevole 1 maggio in queste coloratissime isole.

Noi abbiamo volutamente fatto solo queste due isole, per visitarle al meglio e con calma, volendo si può aggiungerne una terza però con spostamento in vaporetto e non sempre agevole per l'affluenza dei visitatori. Valutate in base al soggiorno se siete in vacanza oppure hai vostri interessi.

Siamo arrivati al termine della nostra gita e rientriamo soddisfatti, alla prossima