Business & Finanza
‘La mia vita è fatta per il 96% di fallimenti e per il 4% di successi"
Chi ha pronunciato questa frase? Uno di cui tutti noi conosciamo quel 4% di successi! 😉
Io lo adoro, sono cresciuto con lui: è Sylvester Stallone, attore di fama mondiale che tutti noi conosciamo per le celeberrime saghe cinematografiche di Rocky e Rambo: l'emblema della forza, fisica e non solo, del coraggio, della sicurezza e della determinazione.
Quello che non tutti sanno è che dietro alla sua fama e al suo successo ci sono anni di grandi difficoltà economiche, problemi di salute e tanti fallimenti.
Michael Sylvester Enzio Stallone nasce il 6 luglio 1946 a New York, nel quartiere malfamato di Hell’s Kitchen, in una famiglia decisamente povera.
A causa di una complicazione sopraggiunta durante il parto subisce una paralisi al lato sinistro del volto.
Durante l’adolescenza si ammala di rachitismo.
A scuola colleziona una serie di insuccessi.
A 15 anni si trasferisce con la madre dal nuovo compagno di lei a Philadelphia, dove inizia a muovere i primi passi nel mondo dello sport, sport che lo aiuta a superare i problemi fisici avuti nell'infanzia e ad ottenere una borsa di studio grazie alla quale si iscrive alla facoltà di drammaturgia dell' Università di Miami per seguire quella che è sempre stata una sua grande passione: la recitazione.
Continua ad avere grandi difficoltà economiche e per mantenersi durante gli studi Stallone lavora come parrucchiere, come bigliettaio e come inserviente in uno zoo.
Numerosi sono i suoi tentativi di sfondare nel mondo del cinema, dalle candidature come sceneggiatore alle partecipazioni a cast e provini ma la sua carriera non sembra decollare.
Finalmente la svolta: nel 1976 durante l’incontro di boxe tra Muhammad Ali e Chuck Wepner Stallone ha un’idea, che decide di mettere subito nero su bianco: cosí nasce così Rocky.
Il resto è storia nota a tutti ...
Concludo ribadendo la sua frase che ho citato nel titolo, che Stallone ha pronunciato alla soglia dei settant’anni:
‘La mia vita è fatta per il 96% di fallimenti e per il 4% di successi".