Linguaggi di programmazione, da quale partire?

Approcciarsi alla programmazione può sembrare complicato all'inizio, specie se il linguaggio con cui ci si approccia è complicato e magari nemmeno troppo usato il che fa perdere quasi subito la volontà di continuare.

Ci sono linguaggi molto utili, come ad esempio il C, che trovano parecchie applicazioni ma che hanno un livello di difficoltà che per un neofita può essere troppo alto e che dunque è meglio evitare agli inizi.

Tutto dipende dagli scopi che si vogliono raggiungere

Imparare a programmare va benissimo, ma senza uno scopo è un po' come imparare a suonare il pianoforte per poi lasciarlo lì a prendere polvere!

Per chi inizia tuttavia può non sembrare chiaro quali siano gli scopi che si vogliono raggiungere, poiché non si sa ancora con certezza che cosa può effettivamente piacere. 

Cercherò dunque di presentare tre ambiti principali con i relativi linguaggi per cercare di guidare la scelta (la suddivisione non è da ritenersi affatto esaustiva, molti linguaggi vengono usati per più scopi, qui cerco solo di dare un'idea a chi di programmazione non se n'è mai occupato/a).

Sviluppo e gestione di siti web

Un ambito molto in voga attualmente che attrae molte persone; la creazione, la gestione e la manutenzione di siti web richiede non solo doti in programmazione ma anche concetti di interazione uomo-macchina e design e non solo. Chi si cimenta in questo ambito non può non avere conoscenze in HTML, CSS, Javascrypt e PHP. A coloro che sono interessati nello sviluppo web ma che non hanno mai toccato codice consiglio dunque di partire con Javascrypt e/o HTML e CSS; Javascrypt è un linguaggio di programmazione che trova applicazione anche al di fuori del contesto web ed è facile da imparare per uno che è alle prime armi, mentre HTML non è un vero e proprio linguaggio di programmazione ma è uno strumento per definire l'aspetto e il contenuto di una pagina web, con il CSS si definiscono le regole di stile di ogni pagina.

Sviluppo software

Qui ci si può davvero sbizzarrire, di linguaggi di programmazione utilizzati nello sviluppo software ce ne sono davvero parecchi e ne stanno uscendo di nuovi anche ora!

Sicuramente però la cosa che conviene fare quando si è alle prime armi è imparare quelli che vanno per la maggiore.

Tra i top linguaggi più usati spiccano Python, Java, C,# e C++; il primo è un linguaggio molto semplice ed intuitivo ma molto potente, viene usato oggi nel machine learning e nello sviluppo delle AI.

Java è un linguaggio diffuso sia come sviluppo web, sia come applicativi e app per smartphone (vedasi Android studio). Conoscerlo può aiutare molto in quanto molto diffuso anche per la sua portabilità tra diverse piattaforme.

C# (C sharp) è molto simile a Java ma di casa Microsoft; molto usato al giorno d'oggi nelle aziende e quindi molto richiesto.

C++ è un altro linguaggio figlio del C utilizzato tra le altre anche nello sviluppo di videogiochi, tuttavia se devo essere sincero per iniziare partirei da Python o Java.

Vi sono altri linguaggi come Go (di Google), Perl, Rust o Swift (Apple) che sono molto diffusi, tuttavia non così tanto come quelli sopra citati da cui è preferibile partire.

Database

Un ambito che va molto anche nelle aziende è la gestione, la gestione di database richiede, tra le altre cose, di conoscere linguaggi di programmazione quali SQL e/o derivati come MySQL, NoSQL eccetera a seconda del tipo di database che si vuole gestire.

Un ambito secondo me molto interessante che può offrire soddisfazioni e diverse opportunità.

Per concludere

Se siete alle prime armi e non sapete proprio da quale linguaggio partire tra i tanti spero che con questo articolo abbia potuto aiutare a schiarire le idee, personalmente ritengo una buona scelta partire da Python o Java che sono semplici (specie il primo) e molto diffusi anche per quanto riguarda progetti open source su GitHub su cui ci si può esercitare ad esempio.

Programmare non solo crea opportunità, ma allena la mente e, udite udite, anche e soprattutto la fantasia!