Tiziano Santoro

I miei dintorni: SANT'ANGELO IN VADO (Città del tartufo)

2019-09-26 08:19:10

Sant'Angelo in Vado (Sant'Angël in dialetto gallo-piceno; anticamente Tifernum Mataurense) è un comune italiano di 4 050 abitanti della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche. Fu sede vescovile, ora unita nell'arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant'Angelo in Vado.

Storia

Sant'Angelo in Vado sorge sulle rovine della antica Tiphernum Mataurense denominazione che deriva da tipher o tifia, pianta acquatica che si sviluppa nelle zone paludose. Lo studio della pianta della Tiphernum, ricostruita in base alle informazioni ottenute con le operazioni di scavo e con le recenti interpretazioni aerofotografie, porta alla constatazione che la città aveva forma quadrata, con i classici cardo e decumano che si incrociavano nella via principale. L'esistenza dell'antico municipio romano è attestata dai molti reperti archeologici ritrovati e oggi conservati nell'Antiquarium della città. Si ritiene che questa, dopo l'avvento del cristianesimo, fosse sede vescovile. La lunga guerra tra Bizantini ed Ostrogoti (VI secolo) interessò anche il territorio della Tiphernum Mataurense che subì la totale distruzione. I Longobardi ricostruirono il nuovo abitato sulle rovine della città romana quasi completamente ricoperte dai terreni alluvionali, e lo dedicarono all'arcangelo Michele, di qui il nome di Sant'Angelo. La seconda parte del nome "in Vado" fu aggiunta successivamente e sarebbe da attribuire al fatto che per raggiungere i due tronconi della città adagiata sulle rive del fiume, si dovesse "guadare" il Metauro. Secondo un'altra interpretazione invece la parola è collegata al "guado" una pianta che cresce piuttosto abbondante lungo le rive del fiume e dalla quale, attraverso un opportuno procedimento, si estraeva un inchiostro scuro utilizzato per stampe e la tintura dei tessuti. Sullo scorcio del Medio Evo Sant'Angelo in Vado fu capitale della Massa Trabaria, Provincia forestale dello Stato della Chiesa. Qui si radunava il Parlamento della Provincia di Massa Trabaria che comprendeva il territorio incluso tra Cagli - Urbino e l'Appennino. La città nel tempo ha avuto avuto giurisdizione anche sui contigui castelli di Sorbetolo, Ca'resto (entrambi della famiglia degli Ubaldini), Baciuccaro e Monte Majo, così come sulla torre e podere dei Bensi, acquistato da Giulio Bensi, un tempo al servizio delle milizie della corte toscana. Il governo temporale della città era affidato ad un Magistrato composto da 1 Gonfaloniere appartenente alla nobiltà, 3 Priori appartenenti a città, arti e contado e controllato da un Consiglio costituito da cittadini e nobiltà. Nel 1636 Papa Urbano VIII elevò Sant'Angelo al rango di "Città" e la promosse a Diocesi. Nel luglio del 1849 di qui passò Giuseppe Garibaldi in fuga dopo la caduta della Repubblica Romana. Nel 1860-61 viene a far parte del Regno d'Italia.

                   

L’autunno si apre all’insegna del tartufo nelle Marche! Nei weekend tra Ottobre e Novembre a Sant’Angelo in Vado, grazioso borgo in provincia di Pesaro e Urbino, si tiene la Mostra Internazionale del Tartufo Bianco Pregiato. La Fiera dei Tartufai, così com’era chiamata un tempo, è la più antica d’Italia dopo quella di Alba, in Piemonte. E’ un appuntamento imperdibile per chi desidera acquistare il pregiato tubero, degustare i piatti della tradizione locale e provare i tantissimi prodotti tipici del Montefeltro come funghi, castagne, vin brulé, formaggi, carni e miele.

Il Tartufo

Tutta la zona dell’Alto Appennino pesarese ed in particolare dell’Alta Valle del Metauro è ricca di tartufo bianco pregiato. A Sant’Angelo in Vado è presente il centro di ricerca più importante d’Italia per lo studio e l’applicazione di tecniche di tartuficoltura. A fianco del centro si trova un grande vivaio forestale che produce ogni anno migliaia di piantine tartufigene. Proprio a Sant’Angelo è stata girata la prima serie TV in Italia che parla di tartufo dal titolo ‘Caccia all’oro bianco’, trasmessa sul canale DMAX.

La Mostra del Tartufo Bianco

Questa manifestazione si svolge a Sant’Angelo in Vado sin dal 1964, generalmente nei weekend (Sabato e Domenica) tra Ottobre e la prima settimana di Novembre. Nel suggestivo centro storico della cittadina troverai stand gastronomici, artigiani, hobbisti e spazi dedicati ai bambini, con musica, animazione e laboratori didattici. L’evento prevede inoltre vari appuntamenti culturali, tra cui mostre, visite guidate ai musei, alle chiese, ai palazzi e agli scavi archeologici della Domus del Mito in località Campo della Pieve, un importante ritrovamento archeologico di circa mille metri quadrati risalente al I secolo d.C. Uno dei momenti più attesi è la consegna del ‘Tartufo d’Oro‘, un premio conferito a personaggi del mondo dello spettacolo ed autorità per il loro impegno nel sociale. Un’occasione imperdibile per vedere dal vivo numerosi personaggi famosi!!!

Lo show cooking ‘La Tradizione è Servita’ è un altro appassionante momento durante il quale cuochi e ristoratori del territorio si sfidano preparando deliziose ricette, ovviamente a base di tartufo. Per assaggiare i piatti al tartufo e non solo, in tutto il borgo troverai vari punti di ristoro allestiti all’interno di splendide cantine che rimangono aperte fino a tarda notte. Ogni anno la manifestazione si chiude con la classica fiera ‘In Vado’, con l’esposizione di prodotti di ogni genere.


Ricerca del tartufo guidata


Se hai sempre sognato di avventurarti tra i boschi alla ricerca del tartufo, allora devi sapere che durante il periodo della mostra vengono organizzati dei percorsi guidati assieme a cavatori esperti ed ai loro cani.

L’esperienza si svolge in uno scenario unico, completamente immersi in un’ampia vallata boscosa.

Per partecipare è indispensabile la prenotazione che potrai effettuare presso l’Ufficio del Tartufo in Piazza Umberto.

Il Motoraduno Internazionale del Tartufo


All’interno della Mostra del Tartufo Bianco trova spazio dal 1978 anche il Motoraduno Internazionale, che attira migliaia di appassionati di mototurismo provenienti da tutta Europa.

In genere l’evento occupa un solo weekend e prevede premiazioni, pranzi convenzionati, cene organizzate con intrattenimento musicale, giri turistici con visite ai musei e luoghi d’interesse nelle zone limitrofe.

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