Filosofia Tao Zen Shaolin #9 © genialtutor.com
Lo spirito e la materia, sebbene possiedono una natura e un nome molto differenti, derivano però da un'unica sorgente. L'unicità della loro origine è il più grande mistero, è il mistero di tutti i misteri, è la porta che conduce all'infinito. (vedi volumi 1 e 2 "Arte e Bellezza verso l'Infinito")
Filosofia Tao Zen Shaolin #9
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Immagine a cura di Elisabetta Sangalli © genialtutor.com
Traslitterazione:
cǐ: questi;
liǎngzhě: due;
tòngchū: sorgente;
ér: sebbene;
yì: diverso;
míng: nome;
tóng: insieme;
wèi: definiti;
zhī: esso;
xuán: mistero;
xuánzhīyòuxuán: mistero dei misteri;
zhòng: numerosi;
miào: meraviglioso;
zhī: esso;
mén: porta.
Tutto ciò che percepiamo, spirito e materia, emana da un'unica sorgente, immutabile e trascendente. Davanti a ciò che è Trascendente e misterioso l'Essere umano può solo ammettere, con stupore, il proprio limite, pur nella consapevolezza di essere parte di tale soprannaturale manifestazione. L'umiltà che naturalmente nasce nel cuore davanti a tanta Bellezza ci permette di comprendere che l'Infinito è un mistero inaccessibile, da cui è tuttavia possibile trarre un vitale insegnamento.
Per fare un esempio concreto di come potrebbe apparire questa dualità, possiamo pensare al famoso dilemma: "la luce è composta da onde o da particelle?".
La meccanica quantistica afferma che i fotoni, cioè le particelle di luce, sono particelle e onde simultaneamente. Ovvero facendo un'analogia non troppo lontana dalla realtà, quando pensiamo di bere un succo di limone e quando lo beviamo veramente, proviamo quasi la medesima sensazione. La famosa "pelle d'oca" è una evidenza fisica che deriva da un preciso pensiero o emozione che a loro volta non sono evidenze materiali.
Mentre stiamo sognando, anche se di fatto si tratta solo di pensieri immateriali, possiamo sudare, sentirci precipitare, provare tutta una serie di sensazioni fisiche che non dipendono da fattori esterni ma solo dal nostro pensiero.
La famosa equazione di Einstein (E=mc^2) mette in relazione senza alcun dubbio ciò che è materiale (m=massa) con qualcosa che non è materiale (E = Energia; c=velocità della luce).
Questo verso del Tao scritto quasi duemila anni fa, esprime lo stesso principio:
"Tutto ciò che percepiamo, spirito e materia, emana da un'unica sorgente:"
Se fosse realmente così, e non abbiamo prove contrarie, tutto è uno, o come dicono i maestri orientali "non due", e questa "illuminazione" potrebbe contribuire a darci una visione di noi stessi, degli altri e dell'ambiente completamente differenti da come siamo abituati a pensarli secondo la cultura corrente.
Non esiste un io, un noi, un ambiente, una roccia, un mare, un pinguino o qualsiasi altro essere la cui essenza originale sia differente dalla nostra... per vivere bene occorre semplicemente sentirsi non divisi, non due o più, ma esseri in armonia con tutto.
Un grande abbraccio.
TiZen