6 donne e 1 cagnolino: ovvero come bloccare completamente una ciclopedonale!
Una serena riflessione sul fatto che molte persone vivono come se gli altri non esistessero.
6 donne e 1 cagnolino
Ovvero come bloccare completamente una ciclopedonale...
È da moltissimo tempo che desideravo scrivere questo articolo, perché, purtroppo, su questa ciclopedonale ho visto accadere tutto il possibile e immaginabile. Vorrei suggerire ai blogger, a chi si occupa di cinema, film, documentari e video su YouTube: provate a percorrere questa ciclopedonale, non dico per molto, è sufficiente una settimana, e avrete abbastanza materiale per poter fare un film di successo! :-)
Consideriamo solo l'episodio di questa mattina che vedete in foto e immaginiamo questo scenario:
-> arrivano ciclisti in entrambe le direzioni e si trovano di fronte a questa barriera umana-animale...
-> i ciclisti suonano... rallentano... si fermano e nel frattempo attendono che si apra miracolosamente un varco per poter passare...
-> le signore chiacchierano allegramente e dopo un certo tempo si accorgono che si è formata una fila di ciclisti in entrambe le direzioni.
-> i ciclisti nel frattempo sospirano e sbuffano...
-> le signore si guardano l'un l'altra e naturalmente il loro sguardo punta dritto al cagnolino; non si muovono di un centimetro dalla loro posizione perché naturalmente a spostarsi devono essere sempre gli altri...
-> la padrona del cagnolino, si sente osservata e risponde allo sguardo dei ciclisti con l'espressione: "Bè, cosa c'è da guardare non avete mai visto un cagnolino che fa la pipì?"
-> i ciclisti nel frattempo mugugnano...
-> la padrona del cagnolino inizia a parlare col cane: "Senti Fuffi, fai il bravo, dai spostati che i signori devono passare con la loro bicicletta..."
-> i ciclisti brontolano...
-> la signora prosegue: "Dai Fuffi, fai la pipì un'altra volta, adesso i signori in bicicletta vorrebbero passare"
-> nel frattempo le altre 5 signore non si spostano di un millimetro perché sono unanimemente concordi che la colpa sia del cagnolino...
-> i ciclisti iniziano a bestemmiare come i peggiori camalli del porto di Marsiglia.
-> la signora insiste: "Dai Fuffi, perché fai la pipì da quel lato della strada potevi farla dall'altro lato..."
-> uno dei ciclisti sta decidendo se buttarsi dentro il Naviglio per suicidarsi...
-> la signora esorta il suo cagnolino: "Dai Fuffi, cerca di essere un po' intelligente e comprensivo, dai Fuffi cerca di capire la situazione e che stai provocando disagio a questi signori... dai Fuffi adesso non fare anche la cacca, perché non ho portato neppure il sacchettino ... ah però potrei chiedere ai signori ciclisti se ce l'hanno loro un bel sacchettino e possono prestarmelo..."
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Come dice il replicante Roy Batty nel film di fantascienza Blade Runner del 1982 diretto da Ridley Scott: "Ho visto cose che voi umani non potete neppure immaginare..."
Ma la cosa peggiore di tutta questa storia è che se ne parlate alle protagoniste vi diranno: "Abbiamo tutti i diritti di passeggiare, chiacchierare, portare a spasso il cane, ridere, divertirci e fare ciò che ci pare".
Non metto in dubbio che è assolutamente piacevole stare con le amiche, fare pettegolezzi, ridere sguaiatamente e muoversi come le oche del Campidoglio in tutte le direzioni... ok... però care signore, esistono anche gli altri, non siete sole al mondo, probabilmente non vi siete accorte che pochi metri sulla vostra destra c'è un sentiero nel parco, vuoto, libero, pulito dove potete camminare voi col vostro cane e consentire così nella strada asfaltata ciclopedonale di far passare: biciclette, auto, camion, mezzi per la manutenzione del parco, monopattini e altri veicoli... ovvero tutti quei mezzi che non possono transitare sul sentiero.
Come direbbe un camallo genovese "Queste persone se ne sbattono il belìno (anche se non ce l'hanno!), delle regole del vivere civile, dell'etica, della buona educazione, del codice stradale, dei diritti delle altre persone che non devono essere obbligate a rallentare, suonare, fermarsi, deviare dal loro percorso, attendere, comprendere le loro motivazioni ingiustificabili..."
Nelle scuole si perdono anni a studiare cose inutili e insignificanti e nessuno si preoccupa di educare i bambini sulle norme fondamentali di buona convivenza civile.
Tanto per la cronaca: su quella ciclopedonale ci sono stati incidenti gravi, molto gravi, gravissimi e anche morti (sì, sembra incredibile, morti sulla ciclopedonale!!!) per la grandissima maleducazione, ignoranza, stupidità, aggressività, indifferenza, superficialità, assenza della percezione di rischio, di moltissime persone che la frequentano.
Sono convinto che questa mia riflessione sia solo tempo perso, ma sono anni che osservo questi accadimenti e desideravo proprio esternare una situazione che viene vista da tutti come "normale" ma che tanto normale non è proprio.
Un grande abbraccio e buon tutto!
TiZen