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Sport & Fitness

Alfo fuga per la vittoria da 5 milioni di Yards

2019-05-13 18:39:08

La Stampa di oggi dedica una pagina alla storia di Alfusainey, uno dei nostri giocatori. È una vittoria per tutti i #MastiniCanavese, che ci rende orgogliosi quanto le vittorie sul campo. 💙 #ProgettoOltre#WhoLetsTheDogsOut #InDogWeTrust #ForzaMastini

IL SOGNO DELL' ITALIA NEGLI OCCHI

Nato in Gambia 21 anni fa, è arrivato in Italia ancora minorenne e ha cercato di sfruttare ogni opportunità per integrarsi, l'avventura con il football americano lo ha portato in campo per la prima volta sabato con i mastini Canavese. Hanno vinto 13 a 6

Andrea Joly testo

Ambra Roffino foto


Nel suo viaggio ha percorso più di 5 milioni di “iarde” da solo. Tanta la distanza tra Torino e il Gambia, il paese dove Alfusaneiney Saidy  è nato 21 anni fa.



La lezione di vita

Una lezione per tanti anche al di fuori di un campo da gioco: le risorse per migliorare spesso sono dietro l'angolo, di fronte ad una palestra come dimostra ALFO che a milioni di yarde alle spalle. 

Ma da oggi sono più importanti le CENTO YARDE di fronte a sé ad ogni azione.

 Da coprire di corsa, con la sua nuova famiglia al suo fianco.

STORIA

L’apparizione sulla scena sportiva dei Mastini Ivrea risale al 1980, quando un gruppo di ragazzi eporediesi insieme al primo presidente Luciano Mion decise di provare a portare il football americano ad Ivrea. Erano gli anni di “Lo chiamavano Bulldozer”, di “Quella sporca ultima meta”, delle serie televisive americane e delle neonate reti commerciali che ebbero un ruolo fondamentale per lo sviluppo del football in Italia. Le origini trovano entusiasmo in un momento sportivo sostenuto in Italia grazie ai tantissimi spot televisivi sui canali Mediaset. La curiosità verso questo sport di matrice Americana, ha fatto sì che un gruppo di ragazzi ad Ivrea si appassionassero a questa realtà, da lì la nascita dei MASTINI, società che fu tra le prime ad organizzarsi partecipando nel massimo campionato nazionale di serie A e di conseguenza portando il nome di Ivrea in giro per l'Italia ricevendo dalle altre realtà, merito dei risultati ottenuti, il rispetto dovuto. La prima discesa sul campo da gioco dei Mastini avvenne in una domenica di ottobre del 1981 allo Stadio Comunale di Ivrea contro i Tori di Torino. La partita venne vinta per 12-6 di fronte ad un pubblico di oltre 3.000 spettatori. Il 1981 fu caratterizzato dall’arrivo di Carlo Caletti come allenatore e dalla convocazione in nazionale di Mazzola e Petrossi. Nel 1984 la nuova dirigenza, presieduta da Giorgio Grava, ingaggiò per un breve periodo come allenatore l’allora tecnico della Nazionale Vincenzo Brambilla, che portò con sé Andrea Serpieri e Mauro Tassellari. I due ebbero l’incarico per guidare la squadra nei successivi tre campionati nazionali, raggiungendo la semifinale italiana di serie B nel 1985. Nel 1986 giunse ad Ivrea il primo giocatore americano: il wide receiver John De Mato. Alla fine del 1986, con uno sforzo enorme sotto il profilo economico da parte della società, fu chiamato come capo allenatore Robert “Bob” Engle e come secondo giocatore americano Milton Williams, runningback con un passato da professionista NFL. Il 1987 vide l’unica apparizione della storia dei Mastini nei playoff di serie A e Ugo Munari venne convocato in Nazionale, con la quale giocò e vinse il Campionato Europeo. Nel 1988 i Mastini si iscrissero al campionato di terza divisione, dove ottennero il titolo di co-campioni con i New Boys di Trento. Nel 1989, in virtù del titolo conquistato l’anno precedente, la squadra disputò il campionato di seconda divisione, al termine del quale venne sciolta.Ad Ivrea, comunque, il football americano ha trovato per quasi una decade una casa e terreno fertile per proliferare grazie alla passione, al talento e all’attenzione del pubblico e dei media. Domeniche di sana passione sportiva e di tifo vero. Quella stessa passione da cui nell’ottobre 2011, esattamente trent’anni dopo la prima apparizione, qualche nostalgico e un bel gruppo di ragazzi provenienti dai Raptors Canavese hanno deciso di scrivere il secondo capitolo della storia.

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