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Musica & Danza

THE NEVER ENDING CONCERT- 639 YEARS

2020-05-08 21:01:28

Il concerto infinito-639 anni

Organ²/ASLSP

(As SLow aS Possible, Il più lento possibile

Provate ad immaginare un concerto senza fine….direte…beh impossibile.. invece.. esiste

L’artista in questione  è John Cage e l’opera che concepisce nel 1987 è                      “ORGAN2/ASLSP-AS SLOW AS POSSIBLE”, un’opera che va oltre il tempo e lo spazio.

John Cage, nasce  a Los Angeles il 05 settembre 1912 e muore a New York il 12 agosto 1992.

Compositore e filosofo musicale statunitense, è una delle personalità artistiche più influenti del Novecento e le sue opere sono centrali nell'evoluzione della musica contemporanea.

 

Conosciuto per le sue creazioni, studi e ricerche, particolare attenzione desta il suo “4’33”,  del 1952, composizione per qualsiasi strumento. In 4’33”, non viene suonato alcun strumento e si potrebbe pensare che il silenzio diventi l’unico protagonista.

In realtà il silenzio non esiste, in quanto il suono è sempre presente, il suono del corpo, del battito cardiaco, i suoni circostanti, i rumori della sala o dell’ambiente, il mormorio del pubblico…

L’intenzione è di dimostrare come ogni suono possa diventare musica, spostando il concetto dell'ascolto. Il pubblico, l'ambiente, la sala, il traffico, diventano essi stessi l'opera, diventano musica.

"Tempo: più lento possibile "

Nel 1987 Cage continua questa rivoluzione all'ascolto con un brano la cui unica indicazione è: suonare  nel modo più lento possibile…ma quanto può durare un tempo più lento possibile”? 15 anni dopo Rainer Neugebauer, insegnante di scienze sociali e altri appassionati prendono l’indicazione alla lettera.

Nella piccola chiesa di Sankt-Burchard in Germania ad Halberstadt, ha avuto inizio un'esecuzione del brano che è destinata a durare 639 anni, concludendosi nel 2640.

Neugebauer asserisce che Cage insisteva nel smettere di classificare e giudicare la musica, ma di “ascoltare semplicemente il suono o il rumore perché anche il rumore può essere interessante”.

L'esecuzione di Halberstadt, inizia con due “brevi” anni di silenzio come riportato nel primo tempo della partitura, oltre a due note eseguite velocemente nel 2008, e dal 2013 viene eseguito un unico accordo. A Settembre 2020 ci sara’ il prossimo cambio d’accordo


Rainer Neugebauer ci racconta che, come sosteneva Cage, la percezione del suono  varia a seconda di molti fattori. “Io vengo qui (ad Halberstadt) ogni giorno, ma la percezione che ho del suono varia a seconda di ciò che percepisco internamente ed esternamente, a seconda del  mio umore, o dell’umidità del tempo".

Quest'opera mette in discussione il nostro rapporto con la dimensione spazio temporale. Si ha l'impressione di fermare il tempo, in realtà, tramite la musica, l'arte, il cinema, possiamo avere l’impressione di immortalarne uno spaccato, di rallentarlo. Come i costruttore di cattedrali non vedremo mai la fine dell’esecuzione di quest’opera in quanto mortali, ma l’utopia di un’opera lunga 6 secoli porta con se’ un allure di eternità. 

Cage avrebbe pero' commentato "Non parlate di luoghi, di tempo, di immortalità, ASCOLTATE SEMPLICEMENTE IL SUONO!"

Photo Source: Web