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Il problema della muffa in casa

2021-04-17 11:35:45

Perché si forma anche in camera da letto? La Ventilazione Meccanica Controllata può venirci in aiuto?

In un precedente articolo ho spiegato il perché della formazione di muffe all’interno della nostra abitazione.
Abbiamo constatato che il fenomeno è legato al vapore contenuto nell’aria: in determinate circostanze (umidità eccessiva e superfici particolarmente fredde), questo vapore tende ad abbandonare l’aria e a condensare sulle pareti più fredde creando le condizioni adatte per la formazione della muffa.
Gli ambienti domestici dove avviene maggiormente la formazione di vapore sono notoriamente la cucina, il bagno e la lavanderia. In questi ambienti svolgiamo alcune attività che determinano l’immissione nell’aria di una gran quantità di vapore. Ma se osserviamo la seguente tabella riusciamo ad intuire che esiste anche un altro ambiente potenzialmente a rischio:
Esatto… Si tratta proprio della camera da letto!
Due persone che dormono in una camera matrimoniale riescono a produrre, attraverso la respirazione e la traspirazione cutanea, una quantità di vapore (in otto ore di sonno) pari a 640-800 grammi di vapore.
Questo vapore immesso nell’ambiente si traduce in un aumento dell’umidità relativa.
Analizziamo il seguente grafico (gentilmente concesso dalla società “Archimede Group – casa asciutta”, che ringrazio pubblicamente), dove viene riportato l’andamento dell’umidità relativa all’interno di una camera matrimoniale nel corso di due giornate consecutive:
Il vapore acqueo presente all’interno della camera raggiunge la sua massima concentrazione alle prime ore del mattino, con umidità relativa misurata al 65%. Il successivo crollo del valore dell’umidità è dovuto all’apertura delle finestre e alla regolare aerazione del locale.
Da tenere presente che le misurazioni riportate nel grafico sono state effettuate con la porta della camera aperta al 50%.
La domanda sorge spontanea:

Cosa succede se si ha l’abitudine di dormire con la porta chiusa e se si ricorre all’apertura delle finestre solo saltuariamente e non tutti i giorni?

Succede che in camera da letto la percentuale di umidità relativa conserva per gran parte della giornata un valore superiore a quello standard di benessere (55%). E succede che questo vapore in eccesso tende ad abbandonare l’aria e a condensare sulle superfici più fredde. 
Nel tempo l’intonaco in corrispondenza di queste superfici si inumidisce, creando così le condizioni ideali per la formazione della muffa!

Come si può contenere od eliminare questo problema?

  • Cercando di dormire con la porta della camera aperta: si diluisce il vapore (ma anche l’anidride carbonica!) in un volume d’aria maggiore.
  • Ricorrendo regolarmente all’apertura delle finestre e all’aerazione dell’ambiente: ma la cosa non è sempre possibile in inverno!
  • Ricorrendo a serramenti dotati di microventilazione perimetrale, cioè la possibilità di creare una microfessura di aerazione con una determinata posizione della maniglia: anche in questo caso la soluzione è attuabile solo nelle case nuove o sostituendo i vecchi serramenti; rimane comunque il problema di come giustificare un’operazione del genere nelle giornate particolarmente rigide dell’inverno.
  • Ricorrendo ad un impianto di Ventilazione Meccanica Controllata, che rappresenta la soluzione ideale in quanto consente un regolare ricambio d’aria negli ambienti domestici, senza creare scompensi al funzionamento dell’impianto di climatizzazione.

Per i casi in cui non è possibile installare un impianto Vmc centralizzato (singola unità di ventilazione con canalizzazioni di estrazione ed immissione aria in tutti gli ambienti), un’ottima alternativa è rappresentata dalle unità Vmc puntuali, a doppio flusso continuo.
Con un impianto costituito da una o più unità di ventilazione puntuali, collocate negli ambienti prescelti, avremo un sistema che provvede continuamente a rinnovare l’aria della nostra abitazione, espellendo l’aria viziata e sporca (nonché umida!) ed immettendo sempre aria nuova. Questo impianto può essere lasciato in funzione 24 ore su 24, oppure in base a delle fasce orarie, oppure ancora sulla base di un sensore di umidità, a garanzia di un maggiore benessere e una maggiore salubrità dell’aria che respiriamo.
Per chi volesse approfondire le proprie conoscenze sulle unità puntuali di ventilazione meccanica controllata, a doppio flusso continuo, consiglio la lettura del seguente articolo:

N.B. In questo articolo ho parlato esclusivamente della muffa dovuta all’umidità eccessiva dell’aria. Ma una parete può essere bagnata anche a causa di una tubazione che perde, oppure dall’umidità di risalita (cioè che risale dal terreno per bagnare le pareti al piano terra o al piano scantinato). In questi casi l’impianto di ventilazione meccanica, così come tutti gli altri rimedi indicati, servono a poco!
N.B.B. Fonte di alcune delle immagini: web

Il problema della muffa in casa
Perché si forma? E come si può eliminare per sempre?
by Marco Colmari
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