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Impianti intelligenti per un pianeta mig

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Ventilazione meccanica controllata o ventilazione naturale?

2021-04-16 07:35:23

Perché è importante ventilare gli ambienti? E chi vince il confronto?

Questa è una domanda che mi viene posta molto spesso:

"E' meglio installare un impianto di ventilazione meccanica controllata o è meglio ricorrere alla vecchia consuetudine dell'apertura manuale delle finestre per una ventilazione manuale della casa? Quale pratica permette di avere una migliore qualità dell'aria negli ambienti?"

Per rispondere è doveroso fare una semplice premessa. Noi passiamo il 90% del nostro tempo all'interno di edifici: casa, ufficio, scuola, palestra, supermercato, ecc... La qualità dell'aria all'interno di questi ambienti determina il nostro benessere e pertanto un'opportuna ventilazione è indispensabile. Dobbiamo renderci conto che in un ambiente chiuso, col passare delle ore, si accumulano tantissime sostanze inquinanti che noi continuiamo a respirare. Ricordiamoci che attraverso la respirazione portiamo l'ossigeno nel sangue, assieme a tutte le altre sostanze presenti nell'aria, e il sangue alimenta tutte le nostre cellule garantendo il metabolismo. 
Quali sono le sostanze inquinanti che possono accumularsi nell'aria dei nostri ambienti?
Contrariamente a quello che si può pensare, queste sostanze sono tantissime e alcune anche insospettabili!

Prima fra tutte l'anidride carbonica! La produciamo noi stessi, proprio come scarto della respirazione. Più sono le persone presenti in un ambiente chiuso... e più alta è la concentrazione di anidride carbonica che si accumula via via nell'aria. La sensazione di "aria viziata", il mal di testa, la sonnolenza e la scarsa capacità di concentrazione sono i sintomi che immediatamente avvertiamo con l'innalzarsi della percentuale di anidride carbonica nell'aria.

Il fumo di sigaretta è ormai assodato... si tratta di una sostanza cancerogena. Anche quello passivo! Eppure io stesso ho alcuni amici che continuano a fumare in casa. Per non parlare delle persone che quotidianamente vedo fumare in macchina, quando sono in giro per le strade. Fortunatamente negli ambienti pubblici è vietato fumare... ma in casa propria ognuno è libero di conservare i propri "vizi". Il fumo rappresenta un'altra sostanza che in alcune case (quelle ovviamente dei fumatori) può accumularsi in percentuali rischiose.

Il gas radon è un gas radioattivo che risale dal terreno e può penetrare nelle nostre case attraverso eventuali crepe e fessurazioni delle strutture di fondazione. Per la cronaca... i maggiori responsabili dell'ingresso di gas radon all'interno degli ambienti abitati sono proprio i fori praticati nelle strutture di fondazione per il passaggio degli impianti di scarico acque reflue (allacciamento alla fognatura) o di altre tubazioni di servizio. Ebbene, il problema del gas radon è particolarmente sentito nella nostra regione Friuli: vi ricordate, negli anni passati, la distribuzione ai cittadini di appositi dispositivi misuratori da collocare per un certo tempo negli ambienti scantinati?

Altra sostanza pericolosa è la formaldeide.
Siamo abituati a pensare che la formaldeide sia rilasciata soprattutto da quei mobili realizzati in truciolato, nobilitato o "medium density fibreboard" (MDF), cioè tutti quei pannelli in legno in cui si fa largo uso di collanti. Alzi la mano chi non ha in casa almeno un mobile dell'Ikea... Io stesso sono un loro cliente abituale!!
Ebbene, se pensiamo che l'origine della formaldeide sia solamente l'arredo... ci stiamo sbagliando di grosso. La formaldeide, detta anche formalina o formolo, si trova vicino a noi in ogni momento. E' presente dappertutto: è un additivo alimentare (E240), viene utilizzata nelle colle, nelle resine, solventi, vernici, imballaggi, detergenti, saponi, detersivi per piatti, ammorbidenti, lucidi per scarpe, lozioni per capelli, indurenti per unghie, lozioni per capelli, fondo tinta, creme, profumi, collutori, mascara, disinfettanti, insetticidi, deodoranti, tessuti (per fissare alcune tinture), laminati plastici, schiume isolanti, materiali fonoassorbenti, moquette, parquet, confezioni per alimenti, rivestimenti di alcune lattine. Insomma, riuscite ad immaginare quanta formaldeide, rilasciata da tutti questi materiali, riesce a volatilizzare ogni giorno nell'aria dei nostri ambienti?
Nel 2004 la formaldeide è stata inserita tra le sostanze cancerogene per l'uomo. L'organizzazione mondiale per la sanità ha stabilito che il limite massimo accettabile in casa è pari a 0,1 ppm (parti per milione = 100 microgrammi per metro cubo d'aria). Se inalata in concentrazioni superiori può provocare irritazioni alle mucose e agli occhi. Non ve lo aspettavate.... vero? Vorrei fornire alcuni semplici spunti di riflessione: il conservante E240 è a tutt'oggi usato negli alimenti, anche in forti concentrazioni; il pesce affumicato (l'affumicatura genera formaldeide) può contenere fino a 1000 ppm di formaldeide!

Per concludere in bellezza (si fa per dire), vorrei menzionare anche tutti gli altri Composti Organici Volatili (cosiddetti COV) che si accumulano in maniera subdola nell'aria di casa nostra. Sto parlando di tutti quei prodotti che utilizziamo normalmente per le pulizie (pavimenti, piastrelle, rubinetterie, forno, superfici vetrate), per il lavaggio degli indumenti, per il lavaggio delle stoviglie, ecc...
I produttori di queste sostanze ci "ingannano" con la semplice aggiunta di profumazioni varie. Ma dobbiamo riflettere bene sulla potenziale pericolosità di queste sostanze. Vi invito a leggere le istruzioni d'uso di un qualunque prodotto per la pulizia interna del forno. Ecco... adesso provate a pensare a tutte le molecole pericolose per i nostri polmoni che si spargono nell'aria degli ambienti abitati, giorno dopo giorno... pulizia dopo pulizia!

Che cosa ne deduciamo?


Alla luce di quello che vi ho raccontato fino a questo momento si può arrivare ad un'unica ed inevitabile conclusione.
Per cercare di mantenere una buona qualità dell'aria all'interno della nostra abitazione è importantissimo arieggiare gli ambienti, cioè ricorrere ad una ventilazione quotidiana.
Solo con una regolare ventilazione riusciamo a "diluire" le sostanze inquinanti, fino a ridurle e ad eliminarle. Ma come si può ottenere una regolare ventilazione? E qui torniamo alla domanda iniziale: è sufficiente aprire periodicamente le finestre o è meglio ricorrere ad un impianto VMC (Ventilazione Meccanica Controllata)?

Ventilazione naturale manuale

Effettuare una corretta ventilazione degli ambienti tramite l'apertura periodica delle finestre significa operare nel modo seguente: aprire le finestre per 10 minuti ogni 2 ore. Questa è l'unica maniera per ottenere una corretta diluizione delle sostanze inquinanti che inevitabilmente si accumulano nelle nostre case. Alzi la mano chi è in grado di garantire a casa propria una procedura del genere... praticamente impossibile! Senza contare che un'operazione del genere metterebbe seriamente in crisi il nostro impianto di riscaldamento in inverno, nonché il nostro climatizzatore d'estate, con un inevitabile aumento della bolletta energetica.

Ventilazione meccanica controllata

Un impianto di ventilazione meccanica controllata può essere fatto funzionare secondo le proprie esigenze: 24 ore su 24, oppure secondo delle fasce orarie, oppure in base a dei sensori che rilevano continuamente la percentuale di anidride carbonica o di umidità in casa, oppure ancora con una variazione della portata d'aria trattata in base alla presenza o meno di persone. In poche parole, è l'unico sistema in grado di garantire una buona qualità dell'aria nella nostra abitazione. Non è necessario aprire le finestre, anche se non è vietato (come qualcuno potrebbe pensare). Inoltre, l'aria viziata estratta dall'interno degli ambienti abitati viene sfruttata per "preriscaldare" l'aria di rinnovo prelevata dall'esterno, con un certo grado di risparmio energetico.

In conclusione...

Non può esserci dubbio: a parità di volume d'aria rinnovato all'interno dell'abitazione vince sicuramente l'impianto VMC sulla ventilazione naturale manuale (apertura delle finestre), sia in termini di efficacia e qualità dell'aria, sia in termini economici. L'apertura periodica delle finestre comporterebbe un aumento delle spese di riscaldamento e raffrescamento. Viceversa l'impianto di ventilazione meccanica garantisce un'ottima qualità dell'aria e un certo risparmio sulla bolletta energetica, evitando di aprire le finestre e recuperando gran parte dell'energia che verrebbe estratta dagli ambienti assieme all'aria viziata. Non è un caso che questo impianto sia diventato uno standard per le nuove costruzioni in classe energetica "A" e per quelle cosiddette "passive". Nell'eventualità che ci fossero ancora dei dubbi, invito tutti ad effettuare una visita presso qualunque ufficio della pubblica amministrazione (municipio, ente, ecc...) provvisto di impianto VMC e confrontare la sensazione che si prova a differenza di qualsiasi altro ambiente lavorativo che ne sia sprovvisto. Vi assicuro che la differenza si avverte immediatamente!


Fonte immagini: web

Video corso sulla ventilazione meccanica controllata

Sul canale Tekno Training è disponibile un videocorso (e-learning) interamente dedicato alla Ventilazione Meccanica Controllata. 
In questo articolo ho cercato di fugare un piccolo dubbio che riguarda questo argomento... quello del confronto tra la ventilazione naturale manuale e la ventilazione meccanica controllata. Ma il videocorso, della durata di quasi 6 ore, è strutturato per dare una risposta a ciascuna delle tantissime domande che possono riguardare questo impianto domestico:

  • Perché dovremmo ricorrere alla ventilazione meccanica controllata? 
  • Come funziona? 
  • Che cos’è un recuperatore entalpico? 
  • Che cos’è un bypass termico? 
  • Come funziona un filtro elettrostatico? 
  • Meglio i ventilatori elicoidali o quelli centrifughi? 
  • Quante tipologie di unità vmc esistono? 
  • Perché è meglio utilizzare le unità puntuali a flusso alternato in maniera sincronizzata? 
  • Meglio le unità puntuali a flusso alternato o quelle a doppio flusso continuo? 
  • Come si confrontano tra di loro le unità di ventilazione? 
  • Quali caratteristiche devono avere le tubazioni di un impianto vmc? 
  • Come si dimensiona un impianto vmc?


by Marco Colmari