Strategie di Trading

Business & Finanza

Lezione 2 - Il Trend

2019-10-19 09:42:29

Andiamo a scoprire che cos'è il trend e come individuarlo correttamente.

Il Trend

Il Trend è deducibile semplicemente dall'analisi grafica: non è altro che l'andamento di un bene finanziario o, ancora più semplicemente, la direzione lungo la quale esso si muove.

Il trend non sempre può essere di immediata visualizzazione, per questo Dow, il famoso economista inventore dell'indice Dow Jones, si è ispirato alle maree, definendo come "trend rialzista" le fluttuazioni con picchi e avvallamenti crescenti (instaurarsi dell'alta marea), e come "trend ribassista" le fluttuazioni con picchi e avvallamenti decrescenti (instaurarsi della bassa marea).

Il paragone del mare è molto frequente nel mondo del trading, questo proprio perché il prezzo si muove attraverso delle "onde". Infatti esistono delle teorie, come quella di Elliot, che si basa proprio sul concetto di onde.

"NON PUOI FERMARE LE ONDE MA PUOI IMPARARE A CAVALCARLE" cit. Jon Kabat-Zinn.

Le tipologie di trend

Spesso ci si rende la vita difficile nel riconoscere i trend. In realtà, la cosa più semplice da fare è valutarlo come farebbe un bambino:

"Se anche un bambino capisce la direzione dell'andamento allora abbiamo un trend. Se un bambino non riconosce la direzione allora siamo in un laterale, o comunque il mercato è molto caotico al momento".

Bisogna diventare nuovamente un po' bambini e non sforzarsi di trovare definizioni quando effettivamente  di definizioni non ce ne sono.

Trend Rialzista

Secondo Dow ci si trova di fronte ad un trend rialzista quando sia massimi che i minimi si susseguono in maniera crescente.

Mantenendo la regola del bambino, invece, se i prezzi partono dal basso a sinistra e finiscono in alto a destra, allora siamo in presenza di un chiaro trend rialzista.

Trend ribassista

E' speculare al trend rialzista: i massimi e i minimi sono decrescenti, e i prezzi partono dall'alto a sinistra e terminano in basso a destra del nostro grafico

Trend laterale

I prezzi partono nella zona centrale alla sinistra del nostro grafico e terminano al'incirca nella stessa zona, ma sul lato destro. i prezzi sono andati su e giù ma, infine, non sono andati da nessuna parte, restando all'incirca sugli stessi livelli.

I massimi e i minimi formano, di norma delle linee piatte, ma comunque non seguono le regole del trend rialzista e ribassista. 

Choppy Market

Anche se non molto conosciuto, esiste un altro tipo di trend: il Choppy market.

Esso è un laterale a bassissima volatilità. Solitamente il Choppy market dura poche candele. Lo si riconosce dal fatto che le candele hanno un range piccolissimo rispetto alla media dei movimenti.

Lo si può notare a volte durante le fasi notturne, dopo la chiususra americana o durante le festività bancarie.

In generale si trova quando il mercato è poco liquido e raramente lo si vede prima di news importanti.

Trend Primario, Secondario e Minore

Applicando queste definizioni a diversi archi temporali, Dow ha definito 3 differenti trend, che questa volta non si differenziano in base all'andamento ma in base all'arco temporale occupato.

Avremo quindi un Trend Primario, che va da 1 a 4 anni ma che arriva ad occupare anche 20 anni di tempo.

All'interno di Trend Primari possiamo visualizzare Trend secondari, che occupano frazioni di tempo minori, da alcune settimane (almeno 3) a diversi mesi.

Solitamente il Trend Secondario è opposto a quello primario e lo si definisce quindi come correttivo o ritracciante la fase precedente (ritracciamento).

Il Trend Minore è inferiore alle 3 settimane e segue la stessa direzione del Primario.

In realtà, con l'arrivo del computer e del trading via internet, si è sviluppata l'analisi intra-giornaliera: questa ci permette di individuare macro e miro trend anche nell'arco della giornata.

D'altronde Charles Dow, che ha vissuto nella seconda metà del 1800, non poteva sapere che ci sarebbero state machine in grado di registrare i prezzi e le fluttuazioni ad ogni secondo: all'epoca, infatti, i prezzi venivano registrati solo alla chiusura della giornata di borsa.

Queste definizioni sono molto approssimative, e lo si può evincere dalle parole usate nella spiegazione come "alcune", "diversi": questo ci indica la discrezionalità e la casualità del mercato.

E' molto importante capire, dopo averlo riconosciuto, se il trend in atto è quello Principale o un Trend Minore.

Questo ci permetterà di comprendere l'entità del movimento in atto e la sua durata, dandoci più informazioni da applicare alla nostra strategia operativa. Se per esempio entriamo in un mercato al rialzo prima di una fase di ritracciamento, attraverso la nostra analisi del trend possiamo decidere se mantenere l'operazione aperta oppure se è meglio chiuderla. Se il trend è Secondario avremo buone possibilità di recuperare la posizione e andare in guadagno.

Inoltre, un movimento di secondo ordine di più grossa entità rispetto al previsto, ci permette di azzardare anche un'inversione del Trend Primario.

Riconoscere quindi il Trend, non solo è fondamentale per perfezionare le entrate e le uscite, ma viene in supporto alle nostre strategie di money management. NON IMPAZZIRE ADESSO, sono concetti che con pochissima pratica diventeranno totalmente naturali.

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