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STANCO MORTO
Racconto breve di Danilo Samuele Folini : Non sempre si riescono a sopportare serenamente i ritmi sfrenati di questa vita ma non c'è via di scampo, nemmeno nell'aldilà..
Era nato stanco.
Era sempre stanco.
Si alzava stanco.
Andava al lavoro stanco.
Tornava a casa stanco.
Andava a letto stanco.
Era così stanco che non riusciva a dormire.
Quella mattina seduto in Metropolitana un senso di pesante spossatezza gli aveva riempito la testa. Pensava a come i ricordi l'avevano soprafatto e gli occhi lentamente si chiudono.
I ricordi scorrevano nella sua mente come un treno ad alta velocità. Si abbandonò a uno di quei pisolini che si può godere solo se cullati dal dondolio meccanico di un treno in movimento.
Sognò di correre, di saltare... un energia incredibile aveva invaso tutto il suo essere. Volava, si elevava, scendeva sfrecciava sopra la città. Che meraviglia pensò... la stanchezza mi ha abbandonato. Allora fece dei progetti: andare al cinema, leggere un libro, correre nei prati e perchè no: scalare una montagna, nuotare per miglia e miglia nell'acqua di mare, e magari farsi pure una partiitina a calcetto.
Morì per stanchezza e nessuno se ne accorse, tanto meno lui.
L'addetto alle pulizie entrò nella carrozza della Metropolitana ferma in deposito e vide quell'uomo minuto seduto comodamente, sembrava dormire con una faccia serena amica dell'universo.-
Nella sepoltura " riposava in pace". Nel fresco silenzio della terra conseguì un sonno profondo e ristoratore.
Russava, russava forte, sembrava che la sotto ci fosse un orso.
Gli altri cari estinti, ospiti del campo santo, disturbati dai bramiti del nato stanco trasalirono dal riposo eterno e si destarono.
Non riuscivano più a prendere sonno, si agitavano, sbuffavano si giravano ma il sonno si era allontanato.
Non sapevano come fare, ancora non esistevano sonniferi efficaci per i cari estinti.
Ecco che il nato stanco se la dormiva alla grande mentre gli altri erano svegli e stanchi morti.
Il custode del Campo Santo, si svegliava sbadigliando, si chiedeva come mai fosse sempre così stanco, tanto da non riuscire a dormire la notte.
Scusate, finisco qui ... mi sento stanco, molto stanco.
Racconto breve di Danilo Samuele Folini
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