Monumento ai caduti di Lanciano (Ch)

Il gruppo marmoreo è formato da sette grandi lapidi verticali arrangiate in modo pressoché semicircolare. Sulle tre di sinistra e sulle tre di destra sono incisi i nomi dei 299 caduti della guerra 1915- 1918. Quella nel mezzo che rimane coperta dal piedistallo del monumento frontale, è composta da tre lastre di marmo su cui da sinistra verso destra è inciso rispettivamente:

Caduti in combattimento

Un forte richiamo ai giorni 5 e 6 ottobre 1943 (riportato nelle iscrizioni)

Caduti in azioni di rappresaglie

Si riferisce quindi alla seconda guerra mondiale con risalto ai tragici fatti di quei particolari giorni. Leggermente rialzata sul pavimento all’interno del semicerchio è disposta una seconda serie di 9 lapidi più piccole che ne seguono l’andamento semicircolare; esse ricordano i nomi di tutti i 492 caduti nel corso della seconda guerra, senza distinzione fra militari e civili. Ad entrambe le estremità del semicerchio sono poste tre armature romane scolpite nel marmo. Il punto focale del semicerchio è occupato da un bellissimo monumento, sempre marmoreo, poggiato su di una solida base parallelepipeda su cui vi è la scritta in latino riportata nelle iscrizioni (L’eroe morendo si piega e seppellito sotto l’immagine della Patria che tiene corone destinate a non morire) seguita da date scritte con cifre romane. Tutto il complesso poggia infine su di un’ampia base dall’elegante ed armonioso profilo seguito interamente da tre gradini. Il suo autore fu Roberto Carboni.