Stefano Rossi

Top Founder President

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MUSICA - IN QUESTA ENNESIMA GIORNATA UGGIOSA FACCIAMO UN VIAGGIO "NELLE STEPPE DELL' ASIA CENTRALE"?

2018-11-12 20:01:53

PERCHÉ? DIRETE VOI. PERCHÉ 185 ANNI FA, CORREVA L' ANNO 1833, NASCEVA IL CHIMICO NONCHÉ MEDICO E COMPOSITORE RUSSO ALEKSANDR BORODIN, AUTORE DEL BELLISSIMO POEMA SINFONICO DI CUI SOPRA.

Prima ancora di essere un compositore, Borodin era un medico. Aleksandr Borodin (1833-1887) aveva studiato all'Accademia di Medicina, ed era collaboratore e amico dell'inventore della tavola periodica degli elementi Dmitrij Mendeleev e di altri innovatori. Il maestro di Borodin fu il grande chimico russo Nikolaj Zinin, lo stesso di cui fu allievo anche Alfred Nobel. 
 

Nonostante la sua passione per la musica, Borodin per lungo tempo la considerò un'occupazione secondaria. Tutto cambiò quando conobbe Musorgskij. Borodin all'epoca lavorava in un ospedale dove Musorgskij era stato ricoverato per delle cure. 
Musorgskij lo introdusse nella cerchia chiamata "Gruppo dei Cinque", di cui facevano parte i migliori compositori del tempo: Balakirev, Rimskij-Korsakov, Cui. Grazie alla loro influenza Borodin cominciò ad appassionarsi alla cultura russa. Prima di allora egli era stato un occidentalista convinto, ma dopo aver ascoltato i suoi nuovi amici divenne uno slavofilo.

NELLE STEPPE DELL' ASIA CENTRALE

Il lavoro era stato pensato per essere uno dei cosiddetti "tableaux vivants" per celebrare il giubileo d'argento di Alessandro II di Russia, che aveva fatto molto per espandere l'Impero russo verso est. Il progetto non venne portato a termine, a causa dell'assassinio dello zar, avvenuto in quell'anno, ma il pezzo fu, ed è tuttora, ben accolto nelle sale da concerto. La prima esecuzione pubblica avvenne l'8 aprile 1880 a San Pietroburgo da parte dell'orchestra dell'Opera Russa diretta da Nikolaj Rimskij-Korsakov. Il lavoro fu dedicato a Franz Liszt.

UN BELLISSIMO QUADRO SONORO

Il poema sinfonico rappresenta una carovana di Asiatici della zona del Caucaso, mentre attraversa una steppa desertica scortata da un plotone di soldati russi. Il tema d'apertura, che inizia dopo l'ingresso dei violini (che eseguono un pedale di mi nel registro acuto) rappresenta i Russi, e si presenta in due tonalità: la maggiore (clarinetto) e do maggiore(corno); segue un tema di carattere più orientaleggiante eseguita dal corno inglese, che rappresenta gli Asiatici. Queste due melodie sono in seguito sovrapposte contrappuntisticamente. A fare da collegamento tra i due temi etnici vi è un "tema del viaggio", eseguito dagli archi in pizzicato, che rappresenta il rumore degli zoccoli dei cavalli e dei cammelli. Alla fine si sente solo il tema russo eseguito dal flauto in pianissimo, che conclude il brano nella tonalità di la maggiore.

COS'È IL POEMA SINFONICO 

Il poema sinfonico è la forma strumentale perfetta per “vedere” ciò che il compositore vuole raccontare.

 Fra i due termini che compongono il nome di questa forma potrebbe un po’ spaventare il termine “poema” che abitualmente viene associato a qualcosa di “lungo”, di protratto nel tempo.

In effetti il poema sinfonico può anche essere una forma piuttosto dilatata nel tempo, ma esistono anche poemi di durata ridotta come questo. La definizione scolastica di questa forma può essere: “forma strumentale, ad ampio respiro, generalmente indicata per un organico strumentale piuttosto corposo e descrittiva“.

I compositori che vi si dedicano devono fare in modo di fornire a chi ascolta tutte le indicazioni possibili per “vedere” ciò che essi hanno in mente e che vogliono comunicare attraverso la composizione. La forma strumentale di cui parliamo è tipica della seconda metà dell’ottocento.