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MUSICA - IL POETA DELL' AMERICA UNDERGROUND, DEGLI ULTIMI SENZA RISCATTO, TOM WAITS COMPIE 69 ANNI.
UN GRANDE ARTISTA, UNA VOCE INCONFONDIBILE, OSTINATAMENTE LONTANO DALLA MUSICA COMMERCIALE. IL SUO MONDO E' QUELLO DI CHI NON E' ENTRATO NEL MONDO DORATO DEGLI STATES.
E' L' AMERICA DI ROBERT JOHNSON, DELLA BEAT GENERATION E DI CHARLES BUKOVSKI
I suoi testi parlano di vagabondi, di persone ai margini della società, di chi vaga senza una meta precisa. Molti sono i punti di contatto con la poetica di Charles Bukovski e, risalendo ancora più indietro, alla mitica figura di Robert Johnson, rappresentante principe del cosiddetto Delta Blues.
UN MONDO DI DISEREDATI SENZA SPERANZA
Potrebbe sembrare il mondo che ritroviamo anche nelle canzoni di Bruce Sprengsteen, ma se è vero che anche il Boss si occupa della classi sociali disagiate e dei problemi ad esse connesse, nei suoi testi è comunque presente l' orgoglio di essere americano e la fiducia nell' "American Dream", invece tutto questo è lontano dal mondo di Waits. La critica all' America è totale e non vede speranza per chi vive ai margini della società.
IL CLASSICO ARTISTA "DANNATO"
Il suo non è un racconto di "altri", lui fa parte di questa strana tribù di diseredati, nella sua vita non è mancato niente di quanto ci si aspetta da un musicista dannato: alcol, droga, eccessi di tutti i tipi a partire dall' atto di nascita avvenuto sui sedili di un taxi.