Stefano Rossi

Top Founder President

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MUSICA E CINEMA - IL 13 NOVEMBRE 1940 USCÌ IL FILM MUSICALE DI WALT DISNEY "FANTASIA".

2018-11-13 20:06:34

ALL' INIZIO SEMBRO' UN FALLIMENTO, OGGI É CONSIDERATO UN CAPOLAVORO. FANTASIA È UN FILM D' ANIMAZIONE, MA ANCHE UN FILM MUSICALE: È DIVISO IN OTTO EPISODI, OGNUNO DEI QUALI È ACCOMPAGNATO DA ALCUNI DEI PIÙ IMPORTANTI BRANI DI MUSICA CLASSICA DELLA STORIA. VENNE MOLTO APPREZZATO PER LA SUA CAPACITÀ DI RENDERE ACCESSIBILI ED INTERESSANTI LA MUSICA E DELLE ORIGINALI IMMAGINI ASTRATTE E DECISAMENTE ARTISTICHE.

LO SPUNTO PARTÌ DA WALT DISNEY PER RIDARE VIGORE AL PERSONAGGIO DI TOPOLINO

Fu Walt Disney ad avere l’idea alla base di Fantasia, che è il titolo anche del film originale in inglese. Alla fine degli anni Trenta il personaggio di Topolino – che compare nel film – era in declino e stava diventando meno popolare. Disney pensò quindi di far diventare Topolino il personaggio principale di un cortometraggio animato tratto da L’apprendista stregone, un poema sinfonico scritto nel 1897 dal compositore francese Paul Dukas, che si era a sua volta basato su una ballata scritta 100 anni prima da Wolfgang Goethe. Un po’ perché i costi del cortometraggio salirono – superando quelli che sarebbero stati i possibili guadagni – e un po’ perché nel frattempo Walt Disney aveva parlato del progetto con Leopold Stokowski, direttore dell’Orchestra di Filadelfia, si decise di rendere L’apprendista stregone uno degli episodi di un ancora più ambizioso film di cui l’Orchestra di Filadelfia finì per suonare la maggior parte delle musiche.

FU IL PRIMO FILM IN STEREOFONIA

Per registrare la colonna sonora del film – che è tuttora il più lungo film d’animazione Disney, l’unico a superare le due ore – si utilizzo' il Fantasound, un complesso e innovativo sistema di registrazione del suoni che permise a Fantasia di essere il primo film commerciale riprodotto nei cinema in stereofonia: la tecnica che, in breve, richiede un sistema di registrazione e poi di diffusione dell’audio che permette di far arrivare suoni diversi da posti diversi (destra-sinistra, per cominciare). Il problema di inventare un nuovo modo di registrare e diffondere il suono è che non esistevano cinema pronti per quel sistema: nel 1940 Disney dovette quindi occuparsi di predisporre in ogni cinema gli strumenti necessari, sobbarcandosi di volta in volta i costi.

INIZIALMENTE FU DEFINITO "UN MUSICAL PER CAPELLONI"

Nei primi mesi Fantasia piacque poco: i guadagni non riuscivano a bilanciare gli investimenti, anche perché in Europa era già iniziata la Seconda guerra mondiale e la distribuzione di nuovi film rimase praticamente bloccata (in Italia Fantasia arrivò per la prima volta nel 1946). La maggior parte del pubblico statunitense fu invece spaventato e spiazzato dal netto cambio di stile della Disney: Fantasia era promosso come se fosse – ed effettivamente era – un film colto, artistico, tutt’altro che solo per bambini. I film che la Disney aveva fatto uscire prima di Fantasia erano, per capirci, Biancaneve e i sette nani, nel 1937, e Pinocchio, nel febbraio 1940. L’evidente svolta di Disney colpì anche la RKO Radio Pictures, la casa cinematografica che dal 1937 si occupava di distribuire i film Disney. Molti libri riportano il sintetico commento che è attribuito ai dirigenti RKO, fatto quando si iniziò a parlare della distribuzione del film: «è un musical per capelloni», dissero. Gli anni Sessanta e la controcultura hippie ancora non erano arrivati, l’essere “capellone” – “long-hair” – già aveva significati simili a quelli che la parola prese nei decenni successivi.

Ci fu anche chi da subito capì il valore di Fantasia: il critico del New York Times scrisse in un articolo del 14 novembre 1940, ancora disponibile online: «Ieri sera al Broadway Theater di New York la spettacolare première di Fantasia di Walt Disney, atteso da molto, ha segnato la storia del cinema». 

DURANTE IL FILM IL SUSSEGUIRSI DI IMMAGINI E GRANDI CAPOLAVORI MUSICALI

Fantasia mostra all’inizio i veri membri di un’orchestra che si preparano per suonare. A parlare è uno di loro, il compositore Deems Taylor. Nei primi minuti Fantasia non sembra un film d’animazione, non sembra un film artistico, astratto e a tratti quasi psichedelico e forse nemmeno un film. 

Seguono gli episodi, che sono anche brani di musica classica. Il primo è Toccata e fuga in Re minore di Johann Sebastian Bach, accompagnato da immagini astratte, linee animate e nuvole che “seguono” il ritmo della musica. Ci sono poi Lo schiaccianoci di Pëtr Il’ic Cajkovskij – in cui a ballare sono, tra gli altri, fate, fiori, funghi e pesci  – e L’apprendista stregone in cui il protagonista Topolino cerca di copiare i trucchi magici di un più esperto stregone, con pessimi risultati. Il quarto episodio di Fantasia è La sagra della primavera di Igor Stravinskij e le immagini raccontano le origini del pianeta Terra. Il quinto episodio è Sinfonia n. 6 “Pastorale” di Ludwig Van Beethoven, accompagnato da immagini tipiche della mitologia dell’antica Grecia: seguono la Danza delle ore di Amilcare Ponchielli – quello con la famosa danza degli ippopotami – e concludono Una notte sul Monte Calvo di Modest Petrovic Musorgskij e Ave Maria di Franz Schubert. 

CURIOSITÀ 

BBC ha spiegato che Fantasia è stato il miglior risultato di un processo che già era iniziato negli anni Trenta, un processo in cui Disney ha cercato la collaborazione di artisti futuristi, surrealisti e di arte astratta. L’articolo si intitola “Quando Disney è diventata adulta – e psichedelica“. BBC cita una frase di Serge Eisenstein, il regista di La corazzata Potëmkin, che con riferimento al Paradiso Perduto e al Paradiso Ritrovato, due famosi e apprezzatissimi poemi epici di John Milton disse: «L’epos di Chaplin è il Paradiso Perduto del cinema, l’epos di Disney è il Paradiso Ritrovato».

Il sito IMDB ha raccolto le principali curiosità su Fantasia, il suo contenuto e le scelte fatte durante la sua creazione. Si scopre per esempio che Disney ricevette per anni lamentele da parte dei genitori, secondo i quali le immagini dell’episodio Una notte sul Monte Calvo spaventavano troppo i loro figli e che i disegnatori del film disegnarono “in segreto” lo stregone dell’Apprendista stregone con alcuni elementi che lo facevano assomigliare al loro capo, Walt Disney. Non a caso lo stregone si chiama Yen Sid, D-i-s-n-e-y letto al contrario.